Il (felice) ritorno dei documentari al cinema
Da martedì i documentari si aggiudicano gli schermi dei multisala del circuito Uci per un appuntamento fisso con il grande pubblico. Si parte con "Searching for Sugar Man", Oscar nel 2013.
I documentari tornano - finalmente - al cinema. L'impresa delle pellicole che fanno del racconto diretto dei fatti la chiave delle storie, conquistano il palcoscenico più popolare, quello dei multisala dove (era ora) metteranno il naso oltre i circuiti d’essai e i festival in cui di solito finiscono relegati in Italia, e potranno tornare a parlare al grande pubblico. Succederà a partire da martedì 23 febbraio, in 23 sale del circuito Uci Cinemas, grazie a un’iniziativa di Unipol Biografilm Collection e I Wonder Pictures.
Tutte le pellicole saranno presentate in lingua originale e sottotitolate in italiano. Scelta azzardata? Non troppo, pare: in Francia e negli Stati Uniti questo genere va conquistando un successo sempre più largo, che si spiega, da una parte con la voglia di conoscere meglio il mondo in cui viviamo e, dall’altra, con le tecniche del digitale, che rendono possibile una spettacolarizzazione delle immagini fino a poco tempo fa proibitiva per produzioni che hanno comunque un budget limitato rispetto a quelle del cinema narrativo.
Si comincia il 23 febbraio con Searching for Sugar Man, il documentario cult di Malik Bendjelloul che nel 2013 ha vinto l'Oscar, raccontando la storia di Sixto Rodriguez, cantautore americano nato nei sobborghi di Detroit, a lungo sconosciuto in patria e diventato celeberrimo nel Sudafrica dell’Apartheid senza quasi sospettarlo (e soprattutto senza incassare diritti) dal momento che la sua musica viaggiava nei ghetti a suon di copie - comprensibilmente - abusive. Il documentario, portando sulla ribalta il personaggio, ha restituito a Rodriguez parte della popolarità che gli sarebbe spettata anche in patria (infatti Sixto è in tournée per il mondo, e a maggio sarà in Italia per tre tappe a Roma, Milano e Firenze). Ha anche incassato quattro milioni di dollari nei botteghini, e questo fa sperare che in futuro i produttori saranno più disponibili nei confronti dei documentari.
La rassegna prosegue con The Square, inside a revolution di Jehane Noujaim, che racconta il culmine della Primavera araba: la ribellione del popolo egiziano contro il dittatore Mubarak.
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