L’ascesso dentale: informazioni e consigli

L'ascesso dentale è un'infezione spesso provocata dalle carie; è caratterizzata da gonfiore alle gengive, dolore e arrossamenti. Vediamo cos'è esattamente e come si cura.

L'ascesso è un'infezione della polpa dentale molto dolorosa.


La carie, la principale causa di ascesso dentale
L’ascesso dentale è una raccolta localizzata di pus nei tessuti che circondano la radice del dente.
Quali sono le cause? Si tratta di un’infezione della polpa, situata nella cavità centrale del dente e composta di vasi sanguigni e nervi, che dà origine all’ascesso del dente. L'infezione può essere provocata da una carie, da una frattura del dente o da una parodontite.
La carie dentale evolve in quattro fasi, con una progressione che va sempre dall'esterno verso l'interno del dente:

Fase 1 : distruzione dello smalto, nessun dolore.
Fase 2 : viene attaccata la dentina. Questa sostanza, più morbida dello smalto, lascia che la malattia si sviluppi in profondità. Il caldo, il freddo, il dolce e l’acido possono causare dolore.
Fase 3 : l’invasione batterica avanza e attacca la polpa. Si avverte il classico mal di denti, spesso molto violento.
Fase 4 : la proliferazione batterica progredisce nei tessuti che circondano il dente (legamento, osso, gengiva). È l'ascesso dentale. Questo focolaio infettivo può dare origine a delle patologie anche lontano dalla cavità orale. I microbi possono migrare attraverso il flusso sanguigno in tutto l’organismo, raggiungendo il cuore, il naso, i reni, gli occhi, le articolazioni...

Se l'ascesso non viene curato, la situazione rischia di aggravarsi. La malattia, infatti, non si risolve spontaneamente.

Sintomi e complicanze
Gonfiore della gengiva, dolore e arrossamento sono di solito i sintomi principali, ai quali si possono aggiungere mal di testa, affaticamento e febbre.
Può accadere che le pareti dell’ascesso si rompano, causando una fuoriuscita di pus verdastro e puzzolente. Dopo il drenaggio dell'ascesso, il dolore scompare.
Se l'ascesso viene curato male, l'infezione può diffondersi alla matrice ossea dei denti. Questa è la ragione per cui l’ascesso è un'emergenza, e occorre rivolgersi al dentista il più presto possibile.

Curare l'ascesso
La terapia dipende dalla gravità della patologia. Si tratta di un'infezione batterica, quindi il dentista potrebbe prescrivervi un trattamento antibiotico. Potrebbe anche praticare un'incisione per drenare il pus. Nei casi più difficili, il medico potrebbe optare per una devitalizzazione (rimuovendo la polpa del dente e facendo un'otturazione) o per un'estrazione.

Evitare l’ascesso: sì, ma come?
Gli ascessi dentali possono essere evitati se si ha una buona igiene orale. Ecco le regole da rispettare:
- lavarsi i denti tre volte al giorno, facendo attenzione allo spazzolamento. Fare attenzione allo spazzolamento significa lavare i denti per almeno tre minuti, cambiando spazzolino regolarmente.
- Andare dal dentista (due volte l'anno per i bambini e una per gli adulti). È l’occasione per verificare l'assenza di carie, controllare lo stato delle gengive e fare una pulizia dei denti, per rimuovere il tartaro e la placca. Questo strato irritante e ricco germi favorisce le malattie gengivali e la formazione delle carie.
- Fumare meno o smettere del tutto: il tabacco favorisce le parodontiti. 
- Sorvegliare la dieta. Gli alimenti troppo acidi accelerano la demineralizzazione dello smalto. Da evitare: i succhi di agrumi, ma anche le bevande gassate. Gli alimenti troppo dolci, invece, favoriscono lo sviluppo dei batteri, che si nutrono di zuccheri. Vanno consumati con moderazione per evitare la formazione di carie.

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