Influenza 2017: come si riconosce e come si cura
Influenza intestinale 2017: in realtà i sintomi saranno molti diversi e non colpiranno solo l’intestino. Importante è quindi prevenire il malessere, che quest’anno secondo le previsioni si diffonderà molto.
L’influenza di ottobre 2017, che colpirà sino al 2018 e per tutto l’autunno e primo inverno, è stata definita dagli esperti una sindrome 4-5 milioni di italiani, che raddoppieranno se consideriamo anche le sindromi parainfluenzali.
Sintomi
Sintomi dell'influenza in arrivo sono febbre oltre i 38°, poi freddo e brividi, sudorazione, dolori muscolari e articolari diffusi, debolezza, tosse secca e stizzosa, mal di gola, in alcuni casi anche nausea e vomito, soprattutto nei più piccoli. Le eventuali complicazioni, dovute a infezioni batteriche, possono portare a stati di sinusiti, otiti e eventualmente polmoniti.
Quanto dura la febbre
Quanto dura l'influenza 2017 dipende molto dai casi, ma il periodo acuto è di circa di 5-6 giorni, durante i quali e consigliabile stare a casa da scuola e in malattia dal lavoro. Si tratta infatti di una sindrome che si trasmette per via aerea, quindi attraverso starnuti e colpi di tosse, quindi è bene evitare i luoghi affollati quando si è pienamente contagiosi, ovvero sino a 7 giorni dopo la comparsa dei sintomi dell'influenza.
Influenza intestinale: terapia
Quando l’influenza colpisce l’intestino è bene assumere farmaci secondo la prescrizione medica, che agiscano contro la diarrea, ma al tempo stesso è importante bere molto. In linea di massima, contro questa influenza sono consigliati degli antipiretici per abbassare la febbre e antinfiammatori, contro i dolori muscolo-scheletrici.
Vaccino
Il vaccino è consigliato alle categorie a rischio, cioè ad anziani, donne incinte, personale sanitario e pazienti immunodepressi. Andrebbe fatto entro la fine di ottobre, quindi è bene iniziare a informarsi con il proprio medico di famiglia. Una novità è poi all’orizzonte, un vaccino 'universale' contro l'influenza la cui sperimentazione è appena partita in Inghilterra, ad opera dell'università di Oxford, in uno studio che durerà due anni.
Prevenzione
Fondamentale infine agire prevenendo la sindrome influenzale, con tutte le norme igieniche corrette del caso, quindi evitando gli sbalzi di temperatura (ecco come) e vestendosi in modo adeguato, lavandosi spesso le mani con sapone, specie in caso di starnuti o tosse, infine imparando a bere molto, in particolare succhi freschi a base di agrumi e altra frutta ricca di vitamina C.