Marc by Marc Jacobs A/I 2015-16: la rivoluzione dei Millennials
Capelli sciolti sulle spalle, sguardo deciso e un make up impercettibile, le modelle hanno sfilato con berretti borchiati in testa e stivali da combattimento ai piedi, indossando outfit comodi e funzionali: maxigonne, pantaloni cropped skinny e abiti con le tasche, giacche dal taglio sartoriale e mini-dress con la gonna a campana, cinture con borse a mo' di marsupio. Parola d'ordine: non passare inosservati, mai. Che il tuo stile sia punk, biker, hippie, rapper o teen, l'importante è lasciare il segno, comunicare. Obiettivo raggiunto anche grazie agli slogan e ai messaggi di solidarietà stampati a caratteri cubitali su alcuni outfit, all'aggressivo total black di altri, alle fantasie fiorate e tartan che tutto sono tranne che leziose di altri ancora.
Uno show anti-establishment e un appello a una generazione troppo preoccupata di essere alla moda e troppo poco di essere all'altezza del mondo e delle responsabilità che impone. Se quegli abiti avessero potuto parlare, avrebbero sicuramente urlato che più che stile, è importante avere sostanza.
D'altra parte la rivoluzione dal basso di Marc Jacobs è cominciata da un pezzo. Da quando, dopo sedici anni di direzione artistica di Louis Vuitton (dal 1997 al 2013), ha continuato a presentare collezioni popolarissime (Marc Jacobs e la più economica Marc by Marc Jacobs, lanciata nel 2000), senza mai dimenticare una buona dose di ironia. Come a settembre quando, per la nuova campagna pubblicitaria di Marc by Marc Jacobs curata da Katie Grand e realizzata da David Sims, ha pescato gli undici modelli dai social network scegliendo tra le oltre 100mila foto pubblicate con l’ashtag #castmemarc. Cari Millennials è ora di uscire allo scoperto: il mondo ha bisogno di voi.