Sergio Mattarella: il giuramento del nuovo Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. Il 3 febbraio pronuncia il suo giuramento a Montecitorio e il discorso in difesa dei giovani e delle donne, e contro la mafia e il terrorismo, gli vale diverse standing ovation in Parlamento.

Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. Il 3 febbraio ha giurato sulla Costituzione e ha fatto il suo primo discorso di fronte al Parlamento.


Tutto è pronto. Alle ore 10 del 3 febbraio, il nuovo Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha fatto il suo giuramento, seguito poi da un discorso introduttivo di fronte al Parlamento. Tutti sono presenti ad ascoltare il discorso del nuovo Capo dello Stato, tranne Beppe Grillo, assente, pur essendo stato invitato.

L'elezione del Presidente Mattarella ha alzato sin da subito un polverone di polemiche; alcuni politici non ne hanno condiviso la scelta, come Matteo Salvini, ad esempio, ma anche, Riccardo Nuti, del Movimento5Stelle, che non esita a pubblicare su Facebook: "Lodare Mattarella come antimafia perché il fratello fu ucciso dalla mafia è falso e ipocrita perché allora bisognerebbe dire anche che il padre era vicino alla mafia". Molti follower sui social, si sono mostrati indignati in quanto è sembrato che si volesse collegare il nuovo Presidente alla mafia, solo perché siciliano. Ma Sergio Mattarella è entrato nel mondo della politica proprio per combatterla quella criminalità, la stessa che nel lontano 1980 gli uccise il fratello, Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia.

Nonostante le critiche di alcuni, però, Sergio Mattarella viene accolto da grandi applausi a Montecitorio e la Presidente della Camera, Laura Boldrini, introduce il giuramento sull'Articolo 91 della Costituzione che l'Onorevole Mattarella si affretta a pronunciare, orgoglioso di essere italiano: “giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”

Finito il giuramento, il nuovo Presidente della Repubblica introduce il suo discorso:  “avverto la responsabilità del compito che mi è stato affidato […], l'impegno di tutti deve essere volto nel realizzare le aspettative degli italiani”. Il pensiero del Presidente va al lavoro che manca per tanti giovani, specialmente nel Mezzogiorno, le cui speranze sono rappresentate dai giovani parlamentari presenti, che simboleggiano la voglia di andare avanti a testa alta della loro generazione. 

Sergio Mattarella si proclama favorevole a “riformare la costituzione per rafforzarne la forza democratica”, perché, secondo lui, il Presidente è davvero un arbitro, come è stato definito in questi giorni: “è un compito importante, l'arbitro deve applicare le regole,deve essere e sarà imparziale”. E proprio da giovane quando giocava a calcio con gli amici, Sergio Mattarella era sempre l'arbitro del gruppo, una coincidenza importante.

Il Presidente riprende poi il discorso sui giovani, che sembra stargli molto a cuore proprio perché rappresentano il futuro della patria: “garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi e il loro diritto al futuro significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro, significa amare i nostri tesori ambientali e artistici, significa ripudiare la guerra e promuovere la pace, significa garantire i diritti dei malati, significa che ciascuno concorra con lealtà alle spese della comunità nazionale, significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi, significa che le donne non debbano avere paure di violenze e discriminazioni ( e grazie a questa frase ottiene la standing ovation dal pubblico femminile del Parlamento - ndr), significa rimuovere ogni barriera che limita i diritti delle persone con disabilità, significa sostenere la famiglia come forza della società, significa ricordare la resistenza e il sacrificio di tanti. Garantire la costituzione significa affermare e diffondere la legalità”.

E le priorità del Presidente sono innanzitutto la lotta alla mafia e alla corruzione: “nella lotta alle mafie abbiamo avuto tanti eroi, penso tra i tanti a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste”.  Ma oltre alla criminalità organizzata, il pensiero del nuovo Presidente va anche allo stato islamico che continua a minacciare il mondo con guerre, decapitazioni e attacchi terroristici, come quelli di Parigi

Il finale del suo discorso, “Viva la Repubblica, Viva l'Italia”, gli permette di conquistare l'ennesima standing ovation. Non ci resta che augurare buona fortuna al nostro nuovo Presidente!

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