Napolitano si è dimesso: #GraziePresidente

Come da copione questa mattina Giorgio Napolitano ha firmato le sue dimissioni. L'ormai ex Presidente della Repubblica tornerà nel rione Monti con la moglie Clio. La rete lo saluta con l'hashtag #GraziePresidente 

Giorgio Napolitano ha compiuto 89 anni lo scorso 29 giugno: è stato il Capo dello Stato più anziano della storia della Repubblica Italiana.


La poltrona del Quirinale è vacante: questa mattina Giorgio Napolitano ha firmato le dimissioni, non è più Presidente della Repubblica. Dopo nove anni tornerà nella casa del rione Monti (dove gli abitanti hanno organizzato una festa di bentornato), non molto distante dal Colle, insieme con la moglie Clio. Nel 2013, al momento della rielezione, Napolitano aveva chiarito: "resterò per il tempo necessario a garantire le riforme". Promessa mantenuta sul filo di lana dal momento che, dopo la riforma sul lavoro, il voto su quella riforma elettorale è ancora in corso.

Oggi, però non è il giorno della politica, è quello dell’uomo anziano e un po’ affaticato che ha servito le istituzioni per una vita intera e che, ieri pomeriggio, spiegava a una bimba “certo che sono contento di tornare a casa”, aggiungendo con un sorriso che il Quirinale è bellissimo ma è anche “un po’ una prigione”. E se è vero che dietro ai grandi uomini c’è sempre una grande donna, questo è soprattutto il giorno di Clio Napolitano, pronta a riprendere le redini di una quotidianità che ha sempre cercato di mantenere il più possibile viva. 

Come quando tornava nel rione Monti per fare la spesa perché il fatto di essere la first lady del Quirinale, secondo lei, non significa rinunciare al rapporto con i negozianti di fiducia. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha salutato le dimissioni con il tweet #GraziePresidentehashtag che in rete va per la maggiore.  

Giorgio Napolitano, che lo scorso 29 giugno ha compiuto 89 anni aggiudicandosi il titolo di Capo dello Stato più anziano della storia della Repubblica Italiana, resterà senz’altro ancora protagonista della vita pubblica italiana, ma la firma sulle dimissioni consente ora a Clio di lanciare il suo monito al marito “non fare tardi questa sera, non ti stancare troppo” senza temere conflitti con la ragion di Stato.

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