S.O.S. sesso: al via la Settimana del Benessere
Patrocinata dal Ministero della Salute l'iniziativa che si svolge in tutta Italia è dedicata all'approfondimento di tematiche legate alla sfera erotica.
Per risolvere i problemi di coppia il fai da te non basta. Lo dice la Fiss (Federazione Italiana di sessuologia scientifica).
Che il sesso sia ovunque, è noto. Che l'educazione sessuale sia una terra sconosciuta, è cronaca: gli italiani che soffrono di disturbi legati alla sessualità e si affidano ai consigli degli amici sono 16 milioni. Tanti, troppi, al punto da convincere la Fiss (Federazione Italiana di sessuologia scientifica) a organizzare la prima Settimana del benessere sessuale che dal 29 settembre al 4 ottobre apre le porte di educatori e sessuologi agli italiani interessati. Il programma è ricco: incontri, dibattiti, seminari, sportelli d'ascolto nelle scuole e colloqui personalizzati. Il tutto curato da 160 professionisti iscritti alla Fiss. L'occasione buona per affrontare problemi che altrimenti rischiano di trasformarsi in tabù. E non si parla di quattro gatti ma di milioni di persone.
"Lo scopo - dichiarano gli organizzatori - è diffondere una conoscenza corretta della sessualità scientifica: dall'educazione alla terapia dei disturbi. Perché di sesso se ne parla tanto ma non sempre nella maniera adeguata".
Patrocinata dal Ministero della Salute, l'iniziativa è più unica che rara: "il benessere sessuale è sinonimo di consapevolezza, - spiega Roberta Rossi, presidente della Fiss - ci consente di avere più cura di noi stessi, difenderci dai messaggi deleteri per la nostra emotività e accorgerci se alcune modalità di gestione dell'eros diventano pericolose". Già, perché i condizionamenti culturali e sociali troppo spesso fanno danni seri (ed evitabili). Soprattutto in Italia dove, nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità lo auspichi a partire dalla prima infanzia, il dibattito per l'educazione sessuale nelle scuole è aperto da anni e di fatto non ha prodotto grandi risultati. Eppure l'erotismo si può imparare. Per non parlare della sfera erotica delle persone affette da disabilità: più che una terra sconosciuta, qui siamo alle prese con un universo lontano che, però, è ora di scoprire.
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