Utero fibromatoso: sintomi e terapia
Per utero fibromatoso si intende un processo degenerativo-neoplastico del tessuto muscolare dell'utero stesso, per cui l'organo colpito aumenta di volume e si indurisce per il progressivo aumento del tessuto fibroso.
Cosa significa "utero fibromatoso"
L'utero fibromatoso è quasi sempre accompagnato dalla presenza di noduli, singoli o multipli, che prendono il nome di miomi. Tali formazioni, le cui dimensioni possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri, sono generalmente localizzate all'interno dell'organo, potendosi espandere, però, al di fuori della superficie interna o esterna dell'utero stesso. Tale patologia riveste notevole importanza in quanto, oltre ai vari disturbi che può procurare, è spesso causa di infertilità e di aborti spontanei, con evidenti ripercussioni sulla psiche della paziente.
Sintomi della fibromatosi uterina
La fibromatosi si sviluppa lentamente nel tempo e nella maggioranza dei casi decorre asintomatica, finché non viene scoperta accidentalmente nel corso di una visita ginecologica o non dà origine a sintomi specifici, il più caratteristico dei quali è la menorragia, cioè la comparsa di un flusso mestruale decisamente più abbondante e di maggiore durata del solito. Frequente è anche la comparsa di sanguinamento nel periodo intermestruale, fenomeno definito metrorragia.
Ne consegue il fatto che assai spesso una perdita ematica significativa dia origine a una anemia talora importante, costituendo, quindi, un ulteriore motivo di preoccupazione per la salute della paziente. Altro sintomo da non sottovalutare è quello legato alla possibile compressione esercitata sugli organi adiacenti, soprattutto la vescica, con la necessità di ricorrere a minzioni frequenti anche durante la notte. Non ultima, infine, la possibile comparsa di dolore cronico, di tipo gravativo, localizzato al basso ventre e causa di notevole fastidio per la paziente.
Diagnosi
La diagnosi di certezza, già possibile in corso di una comune visita ginecologica, troverà conferma da un test semplice e non invasivo quale un'ecografia o addirittura una TAC dell'apparato ginecologico che fornirà ulteriori informazioni sulla sede e sulle dimensioni della formazione patologica.
Cause
Le cause di tale patologia non sono ben definite, anche se un ruolo certo di responsabilità è rappresentato dagli ormoni sessuali, estrogeni e progestinici, in quanto si osserva, dopo la menopausa, una diminuzione, se non addirittura un arresto, della crescita. Appare statisticamente significativo anche il ruolo esercitato dalla familiarità, con maggiore incidenza nei casi in cui madre o nonna abbiano sofferto della stessa forma.
Terapia
Come spesso avviene, la terapia per utero fibromatoso si avvale di presidi medici e chirurgici, a seconda dell'età della paziente e di come si presenta l'organo patologico. In età feconda si privilegia una terapia conservativa volta a rallentare la crescita del fibroma, terapia realizzata con la pillola anticoncezionale, in grado di ottenere notevoli risultati clinici in un'ampia percentuale dei casi. Può doversi associare, talvolta, la "miomectomia", cioè l'asportazione chirurgica di un nodulo particolarmente sviluppato, mantenendo integro l'organo e, quindi, ancora idoneo per un'eventuale gravidanza.
Isterectomia
Solo in età avanzata e, comunque, in menopausa, quando la terapia medica non trova più indicazione in quanto inefficace, si ricorre all'isterectomia che consiste nell'asportazione chirurgica dell'organo in toto, intervento ormai universalmente eseguito con la tecnica laparoscopica. La laparoscopia permette di eseguire l'intervento attraverso due piccoli fori nella parete addominale e garantisce un minimo trauma chirurgico per la paziente con un recupero postoperatorio rapido ed una sofferenza modesta.
La prevenzione
Si richiama, infine, l'attenzione affinché anche in età avanzata si eserciti un'adeguata prevenzione di tutte le affezioni che possono colpire l'apparato genitale femminile anche attraverso una semplice visita, al fine di individuare tempestivamente l'insorgenza di possibili patologie, non ultima, purtroppo, quella rappresentata dal carcinoma, tumore maligno in grado di minacciare gravemente la vita stessa della paziente.