Vini francesi: famosi e pregiati, ecco come abbinarli
Vini francesi rossi, bianchi, rosè e bollicine: ecco qualche spunto per abbinamenti enogastronomici a prova di sommelier.
Vino rosso francese: le portate per esaltarlo
Nell'eterna battaglia di numeri e premi tra i vini italiani e quelli francesi, le uve della zona di Bordeaux regalano alcuni tra i cavalli di battaglia più conosciuti e apprezzati. Per intenderci, la regione produce il Cabernet Sauvignon, la varietà “regina” d’Oltralpe e forse del mondo, che dona vini “corposi, strutturati e con grande potenziale di invecchiamento” come spiega il sommelier Gabriele Oderda. A proposito di abbinamenti enogastronomici: carni a lunga cottura - dal bollito all’anatra all’arancia passando per l’arrosto - e carne di agnello. Arriva da Bordeaux anche il Merlot, ottimo con le carni rosse - su tutte il roast beef -, bianche - coniglio in umido e pollame - e formaggi stagionati.
Sul fronte opposto (per lo meno concettuale, così come vuole la tradizione che schiera le due aree, nemiche acerrime), c'è il Pinot Nero della Borgona (tra cui vanno segnalati i vigneti di Gevrey-Chambertin, Chambolle-Musigny e Vosne-Romanée), decisamente “eleganti, raffinati e da intenditori”, come sottolinea il sommelier, da degustare insieme a primi piatti con ragù di carne, secondi di carne rossa o di selvaggina e funghi.
Degni di nota anche i vini rossi della Valle del Rodano (tra cui spiccano le denominazioni Hermitage, Condrieu e Chateauneuf du Pape), dal profumo “ricco, speziato e molto colorato”, da servire in tavola insieme a piatti strutturati e dal sapore intenso: carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.
Vini bianchi francesi: abbinamenti ad hoc
Anche in fatto di vini bianchi francesi, la zona di Bordeaux regala alcuni tra i migliori calici: da vitigno Sauvignon Blanc e Semillon abbiamo il Bordeaux Blanc “di media struttura, freschi e fruttati” da abbinare a carni bianche e piatti di pesce ma anche insalate e formaggi freschi.
Da vitigno Chardonnay, invece, si ottengono i grandi vini bianchi di Borgogna: Chablis, il bianco secco prodotto nell’omonimo comune, Meursault e Chassagne-Montrachet, “vini di corpo, longevi e strutturati” da accompagnare a portate di frutti di mare, molluschi e crostacei, ma anche a sushi e sashimi, pesci di acqua salata e dolce, foie gras, formaggi non troppo stagionati e carni bianche in arrosto. Abbinamenti che sono perfetti anche per i vini bianchi che arrivano dalla regione della Loira, da vitigno Sauvingon Blanc: il Pouilly Fumé e il Sancerre, “vini sapidi, minerali e aromatici”. Infine, il Muscadet Sevre et Maine, “leggero, fresco e sapido”, va a braccetto con le ostriche.
Vini rosati francesi: abbinamenti freschi e leggeri
“Colore cipria tenue, facili, leggeri, fruttati, e, per i più audaci, da gustare con un piccolo cubetto di ghiaccio nel bicchiere” come suggerisce il sommelier, i migliori vini rosati francesi arrivano dalla Provenza. Dal territorio di Bandol, “zona di rossi da invecchiamento, i rosé si esprimono bene e sono definiti più 'gastronomici'", dettaglio che li candida a nettare equilibrato per la cucina speziata, per quella profumata alle erbe della Provenza, per il salmone affumicato e, in generale, per i piatti di pesce dai gusti aromatici.
Champagne francesi (e le altre bollicine)
Se il re delle bollicine francesi è lo Champagne, prodotti con il metodo classico (chiamato anche champenoise), abbiamo eccellenti alternative: il Crémant, natio della Borgogna, dell'Alsazia e della valle della Loira, è “un prodotto più semplice e beverino” ma di ottimo livello. Stesso discorso vale per il Vouvray, calice “di nicchia ma molto interessante per la sua sapidità”.
I palati più sofisticati sorseggiano le bollicine insieme a frutti di mare, crostacei (aragosta e astice anzitutto), naturalmente le uova di storione e il tartufo. Tuttavia anche le alici, il salmone, i carpacci di carne, le uova, il riso e i formaggi sono portate all'altezza.