Guglielmo Scilla: "Grease è un sogno, ma non riesco a fare il figo"
La nostra intervista a Gugliemo Scilla, in arte Willwoosh, al suo debutto in Grease con la Compagnia della Rancia al Teatro della Luna. Storia di un "ragazzo maledettamente fortunato" che si rilassa con Clio Make Up.
Un sogno che si avvera ma anche una fatica fisica non indifferente. "Fare i musical è peggio di una lezione intensiva di Zumba", confessa Willwoosh, al secolo Guglielmo Scilla, un passato (e presente) da Youtuber e una carriera appena iniziata da attore di musical. Il suo primo ruolo, tutt'altro che facile, è quello del protagonista di Grease Danny Zuko, il bullo innamorato interpretato sul grande schermo da John Travolta. Lo spettacolo, in scena al Teatro della Luna di Milano a partire al 9 marzo, arriva a 20 anni dalla prima messa in scena in Italia. La nuova edizione, firmata dal regista teatrale Saverio Marconi e recitata dalla Compagnia della Rancia, pur rifacendosi alla tradizione, punta ad essere più attuale, adeguandosi al linguaggio delle nuove generazioni.
Che sensazione dà passare da Youtube a un grande musical come Grease?
"Ho sempre sognato di recitare in un musical, ma quando mi è stato proposto di fare i provini per Grease la mia prima reazione è stata ridere. L'ho presa in modo molto tranquillo proprio perché non avevo nulla da dimostrare. Non ho mai ballato, non ho mai studiato da performer. E quella forse è stata la mia fortuna, perché ero una tavolozza bianca, senza preconcetti. Per me si tratta di un'esperienza totalmente nuova".
Com'è il Danny Zuko di Guglielmo Scilla?
"Il mio Danny è molto comico. Mi sono sempre divertito a far leva sugli stereotipi e ho riportato questa cosa sul palco. Del resto è un personaggio ancora attuale, il "macho" che non vuole mostrare i sentimenti ma che crolla tempo zero davanti a Sandy. Ho tirato fuori il mio lato più caciarone, quasi più divertito che divertente. Anche se fa ridere molto. Almeno spero".
Cos'è la cosa più difficile di recitare in Grease?
"Fare il figo. Saverio me lo ripete continuamente: 'Guglielmo, fai il figo! Più figo!'. Non ci riesco. Figo non lo sono mai stato e mi riesce difficile anche davanti a un pubblico che applaude. Credo che sia un po' come per gli ex obesi, che anche da magri non si sentono tali. Ma va bene così. Per il resto è un lavoro tosto, soprattutto fisicamente. La prima cosa che ho fatto è stato prendere un'insegnante di canto, per imparare a ballare e saltare contemporaneamente. E recitare nel frattempo. Ogni spettacolo è da solo una seduta di allenamento. La prova costume? Già fatta, grazie!".
Youtube, tv, teatro. Qual è il segreto di una carriera così variegata?
"In realtà sono stato schifosamente fortunato: sono partito nel momento giusto e ho avuto delle ottime occasioni. Ed è sempre fortuna il fatto che la Compagnia della Rancia cercasse un Danny simile a me. Poi ovviamente non basta: devi spaccarti la schiena. E imparare ad evolverti, ad adattarti. Se pensi di poter fare in tv o a teatro quello che vuoi, come su Youtube, sei destinato a fallire".
Sei stato lontano da Youtube per molto tempo perché sentivi di aver esaurito gli argomenti. Perché?
"A un certo punto mi sono accorto che stavo facendo troppe cose. E mi sono reso conto che i miei più grandi momenti di crescita sono stati quando ho smesso di chiedermi cosa gli altri volessero che io facessi. Per il resto... aiuta molto a ritrovarsi anche imparare a dire no. A cose che possono essere allettanti ma non ti rispecchiano. Ti devi chiedere: 'ma ti va davvero di farlo?'. No? E allora non farlo".
Come è cambiato Youtube dai tuoi primi video?
"Quando ho iniziato non c'era la consapevolezza che Youtube potesse essere un trampolino di lancio. Oggi questa innocenza non c'è più. Diciamo che Youtube era un bambino, che faceva quel che voleva, senza pensarci troppo. Adesso è un adolescente complicato. Ci sono persone che si odiano, le storie d'amore. Sette anni fa dovevi sperimentare. Oggi molti raccontano la loro vita e basta. Non è meglio o peggio, è diverso. Del resto anche io sono cambiato in questi anni".
Chi segui tra i nuovi Youtuber italiani?
"Mi piacciono Sofia Viscardi e Lilli Meraviglia, soprattutto perché è completamente folle. Tra i miei coetanei seguo The Jackall e anche Clio MakeUp. Non perché mi trucco ma perché mi rilassa. Per me vedere le persone che si truccano è come sentire il rumore del phon. Mi fa sentire in pace col mondo. So che c'è proprio una patologia per questo. Oddio, non dovevo dirlo, ora sembro matto. Speriamo che non lo venga a sapere Clio!".