Ivanka Trump: Nordstrom la licenzia, Donald, il Presidente, la difende
Nordstrom, la catena di centri commerciali, ha interrotto il rapporto con l'azienda di moda di Ivanka Trump: The Donald la difende anche dall'account della Casa Bianca.
The Donald non ci sta: "Mia figlia Ivanka è stata trattata in maniera così ingiusta da Nordstrom - ha cinguettato in un tweet -. Lei è una grande persona: mi spinge sempre a fare la cosa giusta! Terribile!". Un disappunto paterno postato dal suo profilo personale, @realDonaldTrump che si è fatto presidenziale quando è apparso sull’account ufficiale della Casa Bianca @POTUS e ha scatenato un putiferio. Come se non bastasse è arrivata anche la difesa di Sean Spicer, il portavoce della Casa Bianca: "ci sono chiaramente tentativi per minare la reputazione (di Ivanka, ndr.) sulla base delle questioni e delle politiche del padre". Davvero? Davvero, visto che usare "questioni politiche con un membro della famiglia non è accettabile, (Trump) aveva il diritto di parlarne".
I fatti: Nordstrom, la nota catena di centri commerciali, ha liquidato l’azienda di moda di Ivanka, una mossa che in tanti hanno interpretato con il suo ruolo di First Daughter più che con la qualità dei prodotti e in molti non hanno gradito. Primo tra tutti papà Donald che, da poco più un mese, lavora nello Studio Ovale di Washington Dc e in più di un'occasione ha mescolato (assecondato?) gli affari privati sfruttando il ruolo istituzionale.
Comportamento a cui gli americani dovranno fare l’abitudine, considerando gli esordi. Da quando The Donald si è insediato alla Casa Bianca si è prima rifiutato di cedere il controllo del suo impero, poi il Pentagono ha annunciato che affitterà alcuni locali della Trump Tower (la casa di Donald, insomma) per piazzare lo staff, e infine Melania (Trump) ha denunciato un tabloid britannico secondo cui i gossip pubblicati avrebbero danneggiato “l’opportunità unica nella vita" di fare milioni di dollari con il suo profilo di First Lady.
Sia come sia, la Nordstrom ha annientato i sospetti con un gelido comunicato: "Nello scorso anno, e in particolare nella prima metà del 2016, le vendite del brand sono calate fortemente al punto che non è un buon affare per noi continuare con la linea, per ora”. Ciò non toglie che con l’azienda di Ivanka ci sia stata una "grande relazione". Insomma, business is business, gli affari sono affari, cara Ivanka. Negli Stati Uniti va così e uno come tuo padre dovrebbe saperlo.
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