Supreme X Louis Vuitton: moda street d'alta gamma
Louis Vuitton e Supreme: sulle passerelle parigine della moda uomo il visionario Kim Jones conferma la collaborazione più hip del momento (e di sempre?).
Una linea, è chiaro, che sarà subito sold out visto che il marchio Supreme, emblema più che di moda di lifestyle, è un habitué del termine "tutto esaurito" fin dalle sue origini e fin da quando la definizione di limited edition stentava ad imporsi nel vocabolario business degli addetti alla moda. Tant'è. Oggi i tempi sono cambiati, il sold out è un fenomeno abbastanza comune così come lo sono le limited edition ma quel che si è modificato è, soprattutto, l'interesse della Moda (quella con la M maiuscola) per lo streetwear. Ora lo sguardo è reciproco e il rapporto è reciprocamente interessante anche se, verrebbe da credere, a pagare pegno potrebbe rischiare di essere la genuinità che da sempre caratterizza il lifestyle della strada.
Lontani, ormai, ci appaiono i tempi in cui il marchio culto dello streetwear Made in New York proponeva - ai soliti pochissimi e fidatissimi intimi - uno skateboard decorato con un'interpretazione ironica del celebre monogramma. All'epoca, era il 2000, il colosso LV s'infuriò, oggi - 17 anni più tardi - a "taggare" i suoi accessori con la scritta rossa sinonimo di controcultura urban è proprio il brand di lusso francese.
Con che risultato? Con un brand di lusso pronto a svelare la sua anima più metropolitana e cool o con un marchio urban capace di entrare, da protagonista, nei binari del fashion più classico? Ai posteri l'ardua sentenza (e ai fortunati che riusciranno ad accaparrarseli i desiderabilissimi e desideratissimi capi).