Scuola: addio ai supplenti?

Il ministro Giannini ha annunciato la fine delle supplenze per ridurre il precariato.

Il Governo presenterà un pacchetto scuola il 29 agosto 2014. Tra le linee guida annunciate dal ministro Giannini c'è l'eliminazione delle supplenze.


Le supplenze “non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve”. E il Governo intende darci un taglio. È quanto emerge dal discorso tenuto da Stefania Giannini al Meeting di Cl di Rimini. 

Il ministro dell'Istruzione ha anticipato il contenuto del “pacchetto scuola” che sarà presentato in Consiglio dei Ministri venerdì 29 agosto 2014. Non si tratta di una riforma, ma di una “rivisitazione” che esprime “la visione del nostro Governo sui temi dell'istruzione e in particolare della scuola”, e che punta a “eliminare il precariato”.

Per raggiungere l'obiettivo si comincerà proprio dai precari per eccellenza, i supplenti. “Non saranno eliminati fisicamente”, ha spiegato ironicamente il ministro; al loro posto, si cercherà di introdurre delle “figure stabili, che si sentano parte di un progetto educativo nazionale”. Il Governo dovrebbe quindi ridefinire l'organico funzionale nell'ambito di un provvedimento che tocca anche altri aspetti del mondo dell'istruzione, come la meritocrazia.

L'idea sarebbe di retribuire gli insegnanti non solo in base all'anzianità, ma anche in base al merito; “il che vuol dire che se non si volge il proprio dovere si può anche essere penalizzati”, ha dichiarato il ministro, rinviando le spiegazioni più dettagliate al 29 agosto. Nell'attesa, i sindacati restano in allerta, e invocano soprattutto un rinnovo del contratto di lavoro, “bloccato da otto anni”, come dichiarato all'ANSA da Francesco Scrima di CISL Scuola.

Tra le linee guida dal provvedimento del Governo dovrebbero esserci anche più autonomia per i dirigenti scolastici virtuosi, un potenziamento dell'alternanza scuola-lavoro e il rafforzamento di materie come inglese e informatica.

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