AltaRoma 2017: tendenze d'Alta Moda Made in Italy
L'Alta Moda italiana ha sfilato a gennaio sulle passerelle di AltaRoma 2017 in un tripudio di abiti sfarzosi e citazioni primaverili.
AltaRoma 2017 punta i riflettori sull'Haute Couture del Made in Italy e, raccolto il testimone dell'Alta Moda parigina, porta in passerella i capi più sofisticati del fashion business nostrano in questo gennaio 2017. In attesa delle sfilate moda donna che centreranno l'attenzione degli addetti ai lavori sul prêt-à-porter femminile del prossimo Autunno/Inverno 2017-2018, quindi, ecco un excursus sulla moda più elaborata e chic della Primavera/Estate 2017.
Gattinoni: Alta Moda adolescenziale
Dedicata alle adolescenti romantiche, la collezione di Alta Moda presentata da Gattinoni che ha allestito la sua passerella nella sede della Link Campus University inscenando una presentazione a metà strada tra la favola romantica e il brio delle teen-ager contemporanee, tra la classica ciclicità del carillon e l'energia delle donne di oggi. Il risultato? Abiti voluminosi, dettagli elaborati e particolari vedo-non-vedo.
Renato Balestra: ispirazione primaverile
"Molto romantico e carico di energia". Si è presentato così Renato Balestra sulle passerelle di AltaRoma 2017 con una collezione composta da trenta capi dichiaratamente eleganti e ispirati alla rinascita della primavera. "Ho voglia di poesia - ha sottolineato, infatti, il designer - e per questo ho preso ispirazione dai colori dei fiori di un risveglio di primavera, quando rose e campanule sono ancora in boccio, pallidissimi".
Renato Balestra: glicine protagonista
Tra i trenta abiti da cocktail e da sera proposti dal visionario couturier, poi, si è imposto il color glicine capace di rendere romantico anche l'abito più sfarzoso regalando a questi capi dall'evidente taglio sartoriale un tocco di spensierata attualità. Lato materiali, invece, occhi puntati sul plissè capace, secondo lo stesso Balestra, di definire "modelli di inarrivabile perfezione couture".
Camillo Bona: prezioso vedo-non-vedo
Vedo-non-vedo, poi, anche sulle passerelle romane di Camillo Bona che si è distinto per la giustapposizione innovativa delle texture. Largo, così, ad una collezione che prende vigore dall'alternanza degli opposti e che resta impressa per i dettagli preziosi e i tagli contemporanei.
Giada Curti: strascichi e volumi
Materiali semi-rigidi, al contrario, per l'Alta Moda firmata Giada Curti che - sulle passerelle romane dell'Haute Couture per la Primavera 2017 - ha portato abiti estremamente voluminosi e caratterizzati, per la maggior parte, dalle doppie lunghezze e dagli strascichi fiabeschi.
Giada Curti: sboccia la Primavera
Ma per la sua collezione Secret Garden, Giada Curti non è stata avara nemmeno di citazioni classiche proponendo una selezione di abiti ispirati alla primavera botticelliana e caratterizzati da un tripudio di fiori, boccioli e petali. Per questi capi dal sapore classico, quindi, via libera ai materiali fruscianti e preziosi apprezzatissimi dal front row accorso nel giardino segreto dell'Hotel St. Regis di Roma.
Rani Zakhem: lo Studio 54 ad AltaRoma
Decisamente più "metallica" e provocante, invece, la femminilità proposta sulle passerelle romane di Rani Zakhem che, nel cuore di AltaRoma, ha riportato l'atmosfera del jet-set anni Ottanta tra paillettes e tessuti luminosi pronti a sfilare al ritmo della disco-music del tempo che fu. Lo stilista libanese, d'altra parte, non si è smentito e - lasciandosi guidare per l'occasione dallo stile dello Studio 54 - si è distinto ancora per lo stile ricco ed etereo che è, da sempre, il suo vincente marchio di fabbrica.
Sabrina Persechino: Jaali e l'architettura fashion
Linee geometriche, tagli dritti e tessuti lineari: ecco i tre ingredienti clou della collezione presentata da Sabrina Persechino e intitolata Jaali che, letteralmente, significa "griglia" e rimanda ad una pietra perforata tipica nelle architetture indiane e islamiche. Un materiale che l'ex architetto, oggi stilista, conosce bene, talmente bene da poterlo reinterpretare nel nome della moda proponendo una collezione ricca di un fascino che non si può definire se non statuario.
Vittorio Camaiani: omaggio a Diego Velàzquez
Disegnata per omaggiare il pittore spagnolo Diego Velàzquez, infine, la collezione presentata da Vittorio Camaiani che, ad AltaRoma, ha portato in pedana la “corrispondenza tra me e Velazsquez, lontani e diversi, ma legati dalla stessa passione per l’arte”. Il risultato è una collezione ironica ed eterea dove ai broccati del Seicento spagnolo si sostituiscono le garze impalpabili e dove gli iconici baffi dell'artista tornano come fil-rouge dell'intera linea d'Alta Moda.