Difesa personale femminile: le donne scaldano i muscoli
In Italia l'iniziativa "Colpita, Affondato" che dal 18 al 30 novembre offre corsi di autodifesa alle donne. In Polonia ci pensa il Ministero della Difesa, incaricando i militari.
La difesa personale femminile per trasformare un’aggressione in un affondo. È questo l’obiettivo dei corsi rivolti alle donne che, dalla Polonia all’Italia, vogliono insegnare al gentil sesso come essere meno gentile, come canalizzare la paura in caso di attacco e come reagire. “Lo scopo non è trasformare le donne in supereroi ma insegnare loro poche ma efficaci tecniche che permettano di evitare molestie e o aggressioni”, spiega Adolfo Bei, responsabile del settore difesa personale della Fikbms (Federazione italiana Kickboxing, Muai Thai, Savate e Shoot Boxe) che dal 18 al 30 novembre organizza stage e corsi gratuiti con il patrocinio della Polizia di Stato, nell’ambito dell’iniziativa Colpita, Affondato, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne (25 novembre).
Violenza sulle donne: tecniche per reagire
Perché la paura non è sempre (e solo) un ostacolo, ci tiene a precisare Adolfo Bei, l’importante è non farsi prendere dal panico: “in questo siamo supportati anche da psicologi in grado di offrire suggerimenti sul fronte comportamentale per gestire gli effetti dell’adrenalina e della paura che subentrano in caso di aggressione”. Dalla teoria alla pratica, le tecniche sono un “misto che attinge da diversi sport da combattimento e dalle arti marziali” senza disdegnare l’improvvisazione perché anche un mazzo di chiavi, una penna, una bottiglia d’acqua o la borsa, se usati nella maniera giusta possono sventare un attacco.
Decisamente più tosti sono invece i corsi di autodifesa che il Ministero della Difesa Polacco offre alle signore del Paese: guidate dai militari (dettaglio che ha fatto storcere il naso a molti), nelle basi militari le donne imparano non solo come liberarsi da un aggressore ma anche come fronteggiare gli attacchi armati e pure alcune tecniche di strangolamento.
Insomma, riassume il ministro della Difesa Antoni Macierewicz “le tecniche di combattimento di base”. Abilità che permetteranno anche di “migliorare il loro livello di forma fisica”. Perciò avanti signore, “ci sono ancora posti liberi, non c'è limite di età”, c’è solo una liberatoria da firmare: nessuno è responsabile di eventuali traumi, quindi è obbligatorio avere un'assicurazione medica. Più che autodifesa dalle aggressioni, sembra la preparazione a un’invasione. Sia come sia, uomini tremate, le donne scaldano i muscoli.