Annullamento matrimonio: come cancellare il rito civile?
L'annullamento del matrimonio è regolamentato anche per quanto riguarda i riti civili. Ecco quando si può chiedere e quali sono le conseguenze.
Annullamento matrimonio civile
La legge prevede l’annullamento del matrimonio civile in caso uno dei due (o entrambi) coniugi avesse meno di 16 anni al momento del rito o meno di 18 e fosse sprovvisto di autorizzazione del Tribunale per i Minorenni. Anche in caso di bigamia - ovvero se dovesse essere accertato che, al momento del rito, uno dei due coniugi era già sposato e il vincolo precedente non ancora stato sciolto - e di interdizione di uno dei due al momento del matrimonio o immediatamente dopo - ma fosse chiaro che il soggetto era incapace di intendere e di volere in concomitanza del rito - è permesso richiedere l’annullamento. È possibile inoltre quando i coniugi sono legati da parentela affine o adottiva ma in questo caso la domanda di annullamento deve essere formulata entro un anno dalla celebrazione delle nozze e in caso in cui uno dei due subisca una condanna per omicidio o tentato omicidio dell’altro coniuge
A permettere l’annullamento del matrimonio sono anche una serie di errori (i cosiddetti vizi di consenso) che hanno a che fare con l’identità di uno dei due. In particolare: una malattia o deviazione sessuale che non permettono una vita coniugale; una condanna per delitto doloso (cosciente e volontario) che implichi una reclusione non inferiore a 5 anni o una non inferiore ai 2 anni per reati di prostituzione; la dichiarazione di delinquenza abituale o professionale e una gravidanza con un altro uomo diverso dal coniuge.
Annullamento del matrimonio: conseguenze
Una volta annullate le nozze civili, entrambi i coniugi perdono lo status di marito e moglie e i rispettivi diritti economici (dalla pensione di reversibilità a quelli di successione). Il giudice può però stabilire che uno dei due versi all’altro (in caso di accertata impossibilità a mantenersi o, in caso venga appurata la malafede dell’altro anche senza l’onere della prova) una quota per gli alimenti nell’arco dei successivi tre anni. Per quanto riguarda i figli, l’annullamento non modifica né i loro diritti né i doveri dei genitori nei loro confronti: l’affidamento è stabilito dagli ex coniugi o, in mancanza di accordo da un giudice.