Vaginoplastica: chirurgia estetica “intima”
Vulvoplastica, labioplastica: termini che sempre più spesso sentiamo, riferiti ad interventi molto simili. La nostra esperta ci spiega di cosa si tratta.
Interventi chirurgici “intimi”, dalla vaginoplastica alla labioplastica. Ne sentiamo spesso parlare, anche in modo improprio: “Si tende a parlare di vaginoplastica intendendo sia gli interventi alla vagina vera e propria, sia quelli ai genitali esterni, ovvero alle piccole e grandi labbra, ma con “vaginoplastica” è corretto riferirsi solo ai primi”, precisa subito la dottoressa Stefania de Fazio, chirurgo plastico e referente del Capitolo di Chirurgia Intima Femminile e Maschile della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE.
In cosa consiste l’intervento di vaginoplastica?
Ne esistono di diversi tipi, a seconda delle esigenze. La vaginoplastica oggi più praticata è quella che prevede l’utilizzo di un laser che, con grande precisione e pochi sanguinamenti, pratica nella vagina una serie di incisioni, ai fini di ridurre gli eccessi e la lassità conseguenza dell’età e dei parti. Eliminati gli eccessi, le incisioni vengono suturate con materiale riassorbibile. Questo tipo di intervento avviene di solito in anestesia locale con sedazione (la paziente dorme ma non è intubata) e dura circa 2 ore. In casi di minore lassità e con lo scopo di attivare un processo di rigenerazione utile soprattutto per contrastare gli effetti della menopausa si ricorre al cosiddetto Monna Lisa Touch, trattamento eseguito con laser Co2 frazionato, il cui effetto (peraltro viene utilizzato con questo scopo anche sui tessuti del viso e del collo) è quello di procurare piccole e mirate lesioni, alle quali l’organismo reagisce riparando i tessuti con una massiccia produzione di collagene, che determina la contrazione dei tessuti interessati, con effetto tonificante. Questo trattamento è più soft del precedente: dura circa un’ora, non prevede incisioni e richiede di solito solo l’applicazione di una pomata anestetica locale.
Cos’è e in cosa consiste la labioplastica?
È l’intervento di riduzione e rimodellamento delle piccole labbra, le cosiddette ninfee. Si esegue in donne che presentano una notevole protrusione delle piccole labbra (che in teoria dovrebbero appena affacciarsi dalle grandi labbra, mentre in alcuni casi le superano vistosamente) e in donne che presentano una forte asimmetria delle stesse (ma tutto il nostro corpo è un po’ asimmetrico). Viene richiesto da giovani donne che vivono con imbarazzo la loro particolarità anatomica e da donne di tutte le età, per fastidi causati da questi tessuti in eccesso, fastidi che si possono presentare nella pratica di alcuni sport (bici, cavallo) e nelle attività quotidiane (motorino, camminare ecc). Attenzione però. È fondamentale ricordare sempre la funzione degli organi. Grandi e piccole labbra concorrono a proteggere e mantenere umida la vagina, luogo principe della riproduzione. Lo specialista serio e coscienzioso rifiuta richieste esagerate, in considerazione della fisiologia e della fisiologica trasformazione degli organi genitali femminili.
È molto richiesto in Italia?
Diciamo che progressivamente le donne escono allo scoperto, portando all’attenzione del medico disagi con i quali le generazioni precedenti si rassegnavano a convivere.
La vaginoplastica si fa anche per il cambio del sesso?
No, si tratta di interventi completamente diversi.
Quanto costa una vaginoplastica, in media?
5-8 mila euro per la vaginoplastica con tecnica di Madlock;
2-5 mila euro per Monna Lisa Touch;
3-6 mila euro per labioplastica.
Attenzione ai costi troppo bassi, non compatibili con la necessità di effettuare l’intervento in equipe (anestesista) e in ambiente sterile (sala operatoria, con relativi costi).
Come scegliere una struttura e uno specialista per l’intervento?
Selezionare solo ginecologi esperti in chirurgia estetica ginecologica (gli esperti del distretto anatomico) e chirurghi plastici (gli esperti delle tecniche ricostruttive, rigenerative e di rimodellamento di tutto il corpo). Informarsi bene circa il luogo in cui potrebbe avvenire l’intervento e sulle sue caratteristiche di sicurezza e sterilità. Rivolgersi alle società scientifiche competenti (di ginecologi e chirurghi plastici) e consultare i Capitoli interni dedicati alla chirurgia intima
La vaginoplastica è utile anche dopo la menopausa?
Sì, perché grandi e piccole labbra a causa della mancanza di estrogeni tendono ad atrofizzarsi. Le conseguenze sono secchezza, prurito e dolore durante i rapporti sessuali. Per contrastare questi problemi si può ricorrere alla lipostruttura (trasferimento di tessuto adiposo della paziente stessa) oppure a infiltrazioni di acido ialuronico (ci sono diversi acidi ialuronici realizzati appositamente per l’area genitale).
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