Andiamo a comandare in latino? Imperatum adeamus! L’idea di un prof
Dopo Matteo Salvini, è la volta di un prof di liceo: "Andiamo a comandare" diventa "Imperatum adeamus", una versione di latino decisamente cool.
Mentre i liceali sfogliano il dizionario di latino, Fabio Rovazzi si frega le mani. Perché dopo la personale interpretazione di Andiamo a comandare in versione Matteo Salvini, il testo si trasforma in una vera e propria versione di latino dal titolo Imperatum adeamus!
L'idea è di un professore di liceo che “giusto perché voleva farci riprendere a tradurre con simpatia”, come ha cinguettato Carolina alias Nonna Carry, l’ha tradotta nella lingua dell’Antica Roma. Un’iniziativa che, questa volta, l’autore ha gradito, ritwittandola sulla sua sua bacheca e facendola diventare un tormentone.
Insomma, in tempi duri per le discipline classiche, c’è chi s’ingegna per renderle attraenti alle giovani menti. D’altra parte era stato lo stesso Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, a ribadirne l’importanza: “Amo Roma - aveva dichiarato a fine agosto alla platea della LUISS -. Ho studiato latino e storia di Roma, pensavo che mi sarei laureato in discipline classiche… In realtà, ho sempre avuto problemi con le lingue: alle superiori ho provato con lo spagnolo e il francese ma la mia pronuncia era pessima. Allora ho studiato il latino”.
Detta così sembra un ripiego, e invece, pronuncia a parte, è stata proprio quella cultura - e in particolare Enea, protagonista della “più grande storia imprenditoriale” a contribuire al suo successo: “Enea non si arrende mai, ma va avanti: missione, team, perseveranza, nella sua storia ci sono tutti gli elementi" per puntare in alto e raggiungere gli obiettivi. Tutto chiaro? E allora Imperatum adeamus, andiamo a comandare! Prima, però, a tradurre.
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