Stretching: esercizi per schiena, gambe e braccia
I diversi tipi di stretching
Infine c’è l’isometrico, le cui due tipologie più note sono la facilitazione neuromuscolare propriocettiva (nella quale si resiste senza muoversi alla spinta o sollecitazione di un’altra persona) e “contrai, rilassa, contrai l'antagonista” nel quale si contraggono i muscoli antagonisti del movimento.
Questo ci dimostra che si tratta di una disciplina più complessa di quello che possiamo pensare è che è sempre meglio, prima di procedere da soli, chiedere l’aiuto di uno specialista.
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Esercizi di stretching per la schiena
Gli esercizi che ci propone Piero Fontana sono semplici: per il primo, si parte seduti sui propri talloni: “Poi allungare le braccia in avanti, lasciando che la testa si abbassi, mentre andrà a toccare gabbia toracica e cosce”. Per una seconda posizione si parte distesi a terra, a pancia in su: “Si raccolgono le gambe, piegate al petto, sostenendole con le mani, poste sulle ginocchia”. Infine, partendo in piedi, con ginocchia leggermente piegate o distese, si appoggiano le mani sulla spalliera di una sedia che sia ad una altezza ideale perché la colonna vertebrale si trovi parallela al pavimento. A questo punto ci si allunga.
Stretching per allungare le gambe
Per un secondo esercizio si parte sempre sdraiati a pancia in su, con le gambe piegate e i piedi appoggiati a terra. “Poi si porta un ginocchio al petto agganciando le mani dietro l'incavo del ginocchio. Infine si distende questa gamba verso alto, provando al contempo a tirarla delicatamente a sé, senza sollevare il bacino”. Un esercizio importante, ci spiega il nostro esperto, per allungare gli ischio-crurali, i muscoli posteriori della coscia. Per chi si sente troppo rigido, però, c’è un piccolo trucco che permette di ottenere quasi lo stesso risultato: mantenere il ginocchio lievemente piegato, invece che distendere completamente la gamba sollevata.
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Allungare braccia e spalle, esercizi da ufficio
In alternativa, si distende un braccio su petto, teso e lungo, verso il braccio opposto: “Con l'altra mano lo si preme delicatamente al petto, per distendere i muscoli posteriori e laterali della spalla”. Infine, un esercizio da fare a casa, usando lo stipite di una porta o l’angolo di un pilastro, che si afferra con il palmo della mano, mantenendo il braccio dritto e parallelo al pavimento: “Quindi si ruota l'intero corpo in senso opposto, cercando di far leva sulla mano e di favorire l’allungamento della alla regione anteriore del torace, il muscolo grande pettorale”.
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Gli errori da evitare nello stretching

Ci sono una serie di piccoli errori che compromettono l’esecuzione dell’esercizio di stretching.
Attenzione a non sbagliare. Gli esercizi di stretching sono apparentemente semplici ma l’errore è in agguato. “Il più frequente? Mantenere uno scorretto ritmo respiratorio. Il più delle volte la gente non si rende neppure conto di respirare in modo sbagliato o addirittura di restare in apnea”, spiega Piero Fontana. Importante invece inspirare durante la preparazione del movimento ed espirare lentamente e progressivamente durante l'esecuzione.
Stretching a freddo: come farlo?

La mattina, senza aver fatto altro, si può iniziare con dello stretching.
Come già visto, non bisogna legare lo stretching per forza ad un esercizio fisico. “Appena svegli, sarebbe un toccasana iniziare la giornata con dei semplici movimenti di risveglio”, suggerisce Piero Fontana. Si parte dal letto, rannicchiando le ginocchia contro il petto e pressandole verso il torace, aiutandosi con le mani, appoggiate sulle ginocchia stesse. Da questa posizione, formando nell'aria dei cerchietti in entrambe le direzioni, con le ginocchia e sempre aiutandosi con le mani, si possono compiere delle circonduzioni delle anche.
Non è finita qui: “Una volta seduti sul bordo del letto, poggiare i piedi per terra e adagiare il palmo delle mani sulle cosce. Raddrizzare bene la schiena, premendo le mani contro le cosce e inspirando. Poi espirando curvare la schiena all'indietro”. Infine, benissimo iniziare la giornata con piccole circonduzioni della testa in entrambi i sensi, a patto che non si soffra di cervicalgia. “Poi disporsi in piedi e ruotare delicatamente le spalle in avanti e indietro. Aprire le braccia e lasciarle salire verso l'alto senza sforzare il collo e riportarle giù, un paio di volte”.
Si termina stando dritti, per poi piegarsi lentamente verso terra, lasciando che la colonna si arrotoli molto lentamente, verso il basso, quasi come se si volesse piegare una vertebra dopo l'altra, e con le mani raggiungere il pavimento. Alla fine, si piegano appena le ginocchia e si rifà l’esercizio lentamente, all'inverso.
Per chi di mattina è sempre di corsa, non c’è problema: “Ovviamente questo piccolo schema di semplici esercizi è assolutamente adatto anche alla fine di una giornata di lavoro”.
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Ginnastica (anche) per gli anziani

Recenti studi confermano che lo stretching è una buona attività per gli anziani.
Esercizi per tutti, anche per gli anziani, per le donne in menopausa o depresse. Questo perché l’effetto sarebbe davvero promettente su questo range di disturbi. Lo hanno scoperto i ricercatori del Physical Fitness Research Institute, che fa parte della Meji Yasuda Life Foundation of Health and Welfare di Tokyo.
I quali hanno lavorato con 40 donne giapponesi tra i 40 e i 61 anni. Ognuna di loro doveva fare almeno 10 minuti di stretching al giorno, prima di andare a dormire, e questo è bastato per vedere, al termine della ricerca, come i sintomi connessi a menopausa e depressione nelle donne (come le vampate di calore, o i disturbi del sonno e dell’umore) si fossero attenuati, per la gioia delle pazienti.