Dear Jack: "Alessio Barnabei? Siamo ancora molto legati"

Abbiamo incontrato i Dear Jack durante la tappa romana del loro tour e ci hanno raccontato i loro sogni e progetti (e del dopo Alessio Bernabei).

Abbiamo incontrato i Dear Jack e ci hanno raccontato com'è cambiato il gruppo dopo l'addio di Alessio Barnabei e l'arrivo di Leiner.


I Dear Jack sono in pieno tour e dopo l'addio di Alessio Barnabei e l'arrivo di Leiner Riflessi sono sempre più motivati ad andare avanti e crescere insieme. Noi li abbiamo incontrati a Roma, durante la loro tappa all'Atlantico Live e ci siamo fatti raccontare come è cambiata la loro vita dopo Amici e quali sono i progetti per l'estate.

Una carriera che inizia nel 2012 ma la grande notorietà arriva con Amici nel 2013, dove il grande pubblico vi ha conosciuti ed amati. Ma chi sono davvero i Dear Jack? 

Riccardo: "I Dear Jack sono dei ragazzi che stanno vivendo di quello che amano fare, ma che stanno mutando nel corso del tempo, hanno varie sfaccettature e stanno cercando la forma migliore."

Siete cambiati tanto dal 2012 ad oggi?

Lorenzo: "Sicuramente siamo molto cambiati, la domanda è bella e non scontata: la televisione spesso proietta qualcosa di noi che magari è verosimile ed invece noi ci siamo sempre aggrappati a quelle che sono le nostre passioni e quello che ci ha portato, quando avevamo 10-11 anni, a voler fare musica e a farla per sempre. Ed in tutto questo c'è molta semplicità, quindi sicuramente siamo 5 ragazzi semplici appassionati di musica: cresciamo e cambiamo da quando abbiamo fatto Amici e anche dopoa."

Parliamo un po' di Amici.

Riccardo: "Eh ci siamo abituati!" (ride, n.d.r.)

Siete arrivati secondi, ma avete avuto un grande riconoscimento: il premio della critica. Quanto ha pesato questo risultato sulla vostra carriera?

Riccardo: "Sicuramente ha fatto si che si mettesse in risalto un'altra sfaccettatura del nostro essere musicisti. Tenendo per un attimo fuori Leiner dal discorso, è una cosa che ha valorizzato a livello tecnico quello che sappiamo fare meglio nella vita e ci ha permesso anche di diventare testimonial per alcuni marchi di strumenti musicali che suoniamo da anni. Un onore per noi poter fare determinate cose e non è scontato che ragazzi della nostra età vengano riconosciuti anche a livello internazionale come dei bravi musicisti. Potevamo essere visti anche solo come ragazzi da poster ed invece abbiamo la fortuna di aver fatto capire chi siamo."

Lorenzo: "Anche perché il nostro percorso ad Amici è stato veramente duro, anche se può non sembrare, e noi ci siamo davvero impegnati tanto, abbiamo dato il massimo e siamo davvero fieri e soddisfatti di come abbiamo affrontato quei mesi, di come ci siamo rapportati fra di noi, in un ambiente così particolare, e quindi ce lo siamo meritati."

Rifareste Amici?

Tutti: "Lo rifaremmo?" (ridono, n.d.r.)

Riccardo: "Dei quattro io forse sono il più... quello che lo rifarebbe di meno. Lo rifarei, però... non lo so, è un periodo in cui abbiamo deciso di andare avanti. Basta pensare ai Dear Jack di Amici. Però, sì, dai, lo rifarei." 

Ok, chiudiamo il capitolo Amici e parliamo di voi ora. Qual è il concerto che ricordate con maggior emozione?

Leiner: "Quello di adesso (all'Atlantico di Roma, n.d.r.), insomma, il concerto più emozionante è sempre quello che devi ancora fare. In realtà, per ora, di concerti con questa formazione non ne abbiamo fatti tantissimi, quindi stiamo ancora un po' ingranando. Però, più che il concerto, l'esperienza, e credo che possa essere Sanremo. Su quel palco, dove ci siamo messi in gioco, così per la prima volta, io personalmente ho vissuto un'emozione nuova, quel palco è il sogno di una vita, quindi credo che sia stata l'esperienza migliore fino ad ora."

Riccardo: "Ricordando i momenti più belli legati ad un concerto e non ad un evento come Sanremo, io ripenso a quando abbiamo fatto l'Alcatraz e sul finale Lorenzo ha preso il microfono e ha fatto fare un applauso da tutto il pubblico a Leiner. Secondo me è stato bellissimo."
 
Leiner: "Per me un po' meno! Imbarazzo puro!" (ride, n.d.r.)

Nel 2015 il vostro frontman Alessio Barnabei decide di intraprendere la carriera da solista. La decisione è davvero stata di comune accordo o ci sono state delle incomprensioni interne?

Riccardo: "Sì, è stata di comune accordo, ma il motivo principale è che lui voleva intraprendere una carriera da solista. Noi abbiamo accettato la sua decisione anche se sapevamo che c'era da rimboccarsi un po' le maniche."

Lorenzo: "Noi da quando ci conosciamo e abbiamo cominciato a suonare insieme abbiamo quest'ideale di band: la nostra forza sarebbe dovuta essere il meglio di ognuno di noi. Avevamo l'immagine del pugno, dell'insieme perché è sempre stato per noi un valore fondamentale, in tutte le fasi del nostro lavoro: dalla scrittura, all'arrangiamento dei brani, a come si sta sul palco, alla gestione delle interviste, insomma tutto. Quella è sempre stata la nostra forza. Questo aspetto, anche ad Amici, traspariva. Perché era ciò che eravamo e ciò che siamo. Nel momento in cui uno di noi non si sentiva più in linea con questa idea, ovviamente le cose sono cambiate. Non è stato semplice, non possiamo negarlo, anche perché è stato e rimarrà, un pezzo di storia e di vita insieme. Siamo ancora molto legati ad Alessio."

Come è nato il connubio con Leiner?

Riccardo: "Ci hanno inviato dei suoi video. Noi non lo conoscevamo perché non seguivamo molto X Factor, ma quando abbiamo ascoltato le sue performance audio siamo rimasti affascinati sia dall'artista che dalla persona. Si vedeva dai suoi occhi quello che poteva dare. Abbiamo passato, quindi, due giorni insieme in sala prove e proprio in quell'occasione ci fece sentire Mezzo Respiro, che è un pezzo che lui aveva già scritto. Ce lo face ascoltare al pianoforte e noi in quel momento abbiamo improvvisato con i nostri strumenti ed è rimasto così, quello che abbiamo portato a Sanremo è nato così. Secondo noi è stato il segnale di una cosa che alla lunga può funzionare."

Leiner: "Credo nel destino e credo nelle opportunità che la vita ti mette di fronte. Nulla succede per caso, difatti con il senno di poi, passando del tempo insieme mi sono accorto che è stata la scelta giusta."

A proposito di Mezzo Respiro, il nuovo album raccoglie brani originali e nuove rivisitazioni di alcune canzoni già presenti nel disco precedente, cosa avete aggiunto che mancava?

Lorenzo: "In realtà, nulla ma è sempre stata la nostra passione ripescare dei pezzi, anche della musica italiana, classica o internazionale, e farli nostri. A parte che per una band, l'identità del sound è fondamentale e noi abbiamo sempre cercato di rendere i pezzi che arrangiavamo molto nostri. Forse a volte anche in maniera estrema. Quando ad Amici, per esempio, abbiamo proposto la nostra versione di Mi ritorni in mente di Lucio Battisti, l'abbiamo fatta sentire alle prove e Maria è venuta da noi a chiederci cosa ci fosse successo. Avevamo messo troppo dei Dear Jack in quella canzone! (ridono, n.d.r.). Però, forse, anche questo è un nostro punto di forza. Per un cantante forse è più semplice, prendere un pezzo, metterci la sua voce e cantarlo. Invece, per noi il sound e l'arrangiamento, insomma rendere il pezzo nostro è impegnativo e multi sfaccettato. Infatti, quando eseguiamo Io che amo solo te di Sergio Endrigo, la sensazione che noi abbiamo è quasi quella di evocare lui che passa attraverso di noi trasformando la canzone in una cosa nuova che ci appartiene molto. E poi è divertimento puro!"

Il concerto sta per iniziare. Come vi sentite? Più paura o adrenalina?

Tutti: "Adrenalina!".

Riccardo: "Siamo felici perché siamo sicuri che sia uno show super valido. Poi veniamo da settimane di prove e di studio. Abbiamo pensato veramente ad ogni dettaglio, sarà bello! In più, vedere Leiner che ogni volta che saliamo sul palco insieme, cresce in quello che fa, nella consapevolezza. Ed è una cosa stupenda." 

Nuovi progetti in cantiere?

Leiner: "Per ora siamo in tour, abbiamo molte date. Poi apriremo le due date dei Modà".

Riccardo: "Abbiamo anche un nuovo singolo in lavorazione, che uscirà probabilmente a metà estate e sarà una bomba." 

Lorenzo: "Siamo concentrati sull'estate, abbiamo voglia di divertirci, di suonare tanto. Abbiamo, quindi, deciso di dedicare l'estate al live. Concerti nostri, eventi, appuntamenti in radio, i Modà. Però abbiamo sempre delle idee, che buttiamo giù per caso e poi decidiamo di registrarle in sala prove. Abbiamo una vita musicale attivissima". 

Riccardo: "Infatti abbiamo prenotato una casa per 4 giorni al mare, ma siamo convinti che non riusciremo a farci questa vacanza!"

Copyright foto: Ufficio Stampa Baraonda

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « Dear Jack: "Alessio Barnabei? Siamo ancora molto legati" » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.