Chiara Grispo: "Io sul palco di San Siro, un sogno che si avvera"

Uscita da poco da Amici, la giovane cantante ci ha raccontato la sua estate ricca di sfide, tra album in uscita e concerti in tutta italia. Con la mente fissa al 18 giugno, quando aprirà il concerto dei Modà a Milano.

Un'immagine del videoclip di Come On, uno degli inediti di Chiara Grispo.


Fino all'anno scorso Chiara Grispo era una studentessa di liceo con la passione per la musica. Oggi, dopo l'avventura di Amici e il lancio del suo singolo Come On, si prepara ad esibirsi a San Siro, prima del concerto dei Modà. Una nuova grande avventura che Chiara affronta con la grinta e l'entusiasmo dei suoi 19 anni. L'abbiamo incontrata negli studi di RTL e le abbiamo chiesto come affronta questa improvvisa celebrità.

Sei giovanissima e sei già famosa. Come la vivi?

Sono molto, molto felice. Ho sempre voluto fare la cantante, per me è un sogno che si realizza. Quando ho dovuto scegliere le scuole superiori era appena stato creato il liceo musicale e io non ho voluto sentire ragioni. I miei volevano che andassi almeno a sentire la presentazione di qualche altra scuola ma non c'è stato nulla da fare.


Nessun lato negativo quindi? E il rapporto con i fan?

Mi piace tutto. L'unica cosa che un po' mi pesa è che sono sempre in giro: a volte mi mancano la mia casa e il mio paese. E il cibo, ovviamente, la cucina di mia mamma e di mia nonna. Il rapporto con i fan però è meraviglioso. E inaspettato, perché quando sei ad Amici non ti rendi conto di quanto sei seguita. Mi sembra ancora incredibile che sappiano tutte le parole di Come On. Sono stata a Trevi qualche giorno fa, tutti mi abbracciavano, cantavano con me... fantastico!


Come è stata l'esperienza ad Amici?

Amici mi ha insegnato davvero molto ma se dovessi riassumere tutto in una parola direi divertente. Nek e J-Ax sono stati fantastici e con Sergio, Ale e gli altri ci siamo divertiti un sacco, c'era un bellissimo clima. Quando ho compiuto gli anni, Sergio mi ha chiamata con una scusa e ho trovato tutti attorno a una torta, con occhiali enormi, cappellini e palloncini. Con Sergio in particolare si è creato un rapporto molto stretto. La sera in cui ha vinto la finale mi ha chiamato alle quattro del mattino per festeggiare.

Raccontaci del tuo primo album. Come hai scelto le canzoni da interpretare?

La copertina dell'album Blind, in uscita il 17 giugno.

Uscirà il 17 giugno e si intitola Blind, come la canzone che ho scritto tre anni fa per mio fratello. Insieme a Come On è il pezzo che ho portato avanti durante la mia avventura ad Amici. Poi ci sarà un duetto con Nek, Spirito Fisico, la cover di Albachiara, che è dedicata a mia sorella, e quella di Bella di Jovanotti, che mio padre mi cantava da piccola per farmi smettere di piangere. Insomma sono tutti pezzi che mi rappresentano molto, spesso legati alla mia famiglia.


Pensi a qualcosa di particolare mentre canti?

Dipende molto dalla canzone. Quasi tutte quelle che ho scritto o che ho scelto di interpretare parlano di qualcosa con cui ho avuto a che fare direttamente, le lego in modo automatico a qualche mia esperienza passata. A tutti sarà capitato di sentire un brano e pensare “ecco, è scritto per me”. Chi ha visto il mio duetto con Nek ad Amici avrà percepito quanto ero emozionata. La canzone, Don't give up, parlava di non arrendersi, mi sono immedesimata molto.


Quali sono i tuoi idoli musicali?

Io canto quasi sempre in inglese perché è una lingua che mi ha affascinato fin da piccola. L'altro mio sogno in effetti sarebbe quello di vivere negli Stati Uniti. Sono cresciuta con Robbie Williams, che ascolto da quando ero davvero piccola: Feel e Angels sono due delle mie canzono preferite. Ma adoro anche Michael Jackson e i Jackson Five e ammiro molto Bruno Mars e Beyoncé, che trovo di una bravura incredibile sia nel canto che nel ballo.


Che consigli daresti ai ragazzi che vogliono percorrere la tua strada?

Un'altra immagine di Chiara Grispo, con la sua inseparabile fascetta.

Non molti, visto che fino a un anno fa ero io a chiederli. Ognuno è diverso e ha il suo percorso, e magari quello che ho fatto io non andrebbe bene per qualcun altro. La cosa importante penso che sia seguire la propria passione e non smettere mai di tentare.


Ci racconti la storia della tua fascetta?

Quello che posso dirti è che è un oggetto molto importante che ho avuto da una persona speciale. Me l'ha regalata a 14 anni e da allora la porto sempre, specialmente quando canto. È diventata subito il mio portafortuna e ormai è il mio simbolo. L'identità di questa persona però è, e rimane, top secret.


Come ti prepari al tuo ingresso a San Siro?

Quando ho saputo che i Modà mi volevano per aprire il loro concerto ero appena stata eliminata da Amici. Sono passata dalla tristezza assoluta alla gioia più totale. Tre anni fa ero tra i pubblico di San Siro a guardare il concerto di Robbie Williams. Figurati se mai mi immaginavo di essere dall'altra parte. Sento molta ansia ma è ansia buona, di quella che dà la carica. Rituali scaramantici? No, non direi. Però avrò sicuramente con me la mia fascetta portafortuna.

Copyright foto:  Chiara Grispo/Ufficiostampa Baraonda

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