Dolore al seno: cause e spiegazioni

Un dolore alla palpazione, oppure continuato. Un fastidio, alle volte, che ci preoccupa un po'. Perché quando a fare male è il seno, non sempre si conoscono le cause. La senologa e scrittrice Giovanna Gatti, ci aiuta a fare chiarezza.

Quando si ha male al seno, subito ci si preoccupa. Ma spesso è normale, spiega l'esperta.


Un dolore al seno è uno di quei sintomi che non si sa bene come gestire. Andare subito dal medico? Cercare di vedere se prosegue? Bisogna spaventarsi, oppure è proprio il contrario? La dottoressa Giovanna Gatti, scrittrice e senologa dello Ieo, in questi giorni in libreria con il suo ultimo romanzo al femminile, ci aiuta a capire come gestire questo sintomo. Senza allarmarci inutilmente.

Mi fa male il seno: cos'è?

Si chiama mastodinia, cioè dolore al seno: dolore spontaneo oppure provocato dallo sfioramento, dalla palpazione leggera o profonda del seno.

Perché mi fa male il seno?

Sono cause di solito benigne: le fluttuazioni degli ormoni (fluttuazioni del tutto fisiologiche, di solito, oppure per assunzione di farmaci ormonali o per stress, variazioni climatiche e altre ragioni esterne) possono mettere in tensione la ghiandola mammaria. Il seno è composto da una ghiandola, che risponde molto agli ormoni sessuali, e da tessuto adiposo: se gli ormoni sessuali vanno su e giù nel sangue, la ghiandola che compone il seno diventa più o meno tonica, e può dare fastidio o fare male. Ecco perché i dolori al seno sono uno dei sintomi premestruali.

Autopalpazione seno: quando preoccuparsi?

Se ci si sottopone annualmente alla mammografia e non si avvertono novità con l'autopalpazione il dolore al seno non deve allarmare troppo: una visita dal medico di Medicina Generale contribuisce comunque a chiarire ogni eventuale ansia.

A cosa prestare attenzione?

Preferibilmente ci si deve sottoporre a controlli annuali giusti per età, in modo da avere una diagnosi molto precoce di eventuali problemi senza arrivare ai segni e sintomi, comunque ogni irregolarità al tatto, ogni secrezione dal capezzolo, ogni nodularità non presente in precedenza ed eventuali alterazioni evidenti della pelle devono spingerci a chiedere il parere del medico di Medicina Generale, che deciderà poi se inviare ad altri specialisti per approfondimenti o meno.

Lei è anche scrittrice. Il suo ultimo romanzo è a tema?

La luce che brilla sui tetti è un romanzo edito da TEA: è ambientato in un centro oncologico e la protagonista, Lucilla Natoli, è una senologa che mette insieme scienza (medicina occidentale) e approcci meno standard come il Reiki e la Reconnective Healing (medicina olistica, in pratica). È nata con alcuni doni speciali: a volte vede cose che non sembrano proprio reali e concrete, e queste cose si avverano. Nel romanzo vediamo la sua vita in ospedale e fuori dall'ospedale, e le sue interazioni con i pazienti e i colleghi. C'è la storia d'amore e c'è una grande dose di mistero.

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