Crisi ipoglicemica: per combatterla tanta pazienza e qualche astuzia
Per combattere una crisi ipoglicemica è bene tenere a mente che lo zucchero è il carburante del nostro organismo. Quando manca andiamo in panne e il nostro corpo dà sintomi di debolezza.
Pallore, tremori, sudorazione eccessiva, stati febbrili, gambe deboli... Questi sintomi forse vi sono familiari poiché non sono solo i diabetici ad avere crisi ipoglicemiche. Queste, infatti, possono essere provocate da cause ben precise come un disfunzionamento delle ghiandole surrenali o una deficienza di ormoni della crescita nei bambini. Ma molto spesso è solo una maggiore sensibilità della persona al calo di zuccheri nel sangue a provocare questi sintomi. La glicemia (tasso di zucchero nel sangue) può anche restare al di sopra della soglia degli 0.6 gr/L di sangue che teoricamente definisce l’ipoglicemia, ma il senso di malessere viene avvertito ugualmente.
Attraverso questi sintomi che sono ben riconoscibili e nient’affatto da trascurare, il nostro organismo ci invia dei segnali d’allarme. E senza i dovuti trattamenti l’ipoglicemia potrebbe anche condurre alla perdita dei sensi e, in certi casi, perfino allo stato comatoso.
Prevenire le crisi ipoglicemiche
Qualche accorgimento nello stile di vita permette di eliminare o quantomano di scongiurare queste crisi:
Fare pasti più piccoli ma più frequenti durante la giornata, per esempio due spuntini oltre ai pasti tradizionali.
Favorire gli zuccheri lenti rispetto a quelli rapidi. Carboidrati, pane integrale e cereali dovrebbero aiutare a resistere tutto il giorno. Questi zuccheri impiegano più tempo a essere digeriti dall’organismo e possono quindi fornire energia per una durata più lunga rispetto agli zuccheri veloci, che vengono assorbiti invece quasi subito.
Fare sport migliora il funzionamento degli ormoni che gestiscono il tasso di zucchero nel sangue. È meglio privilegiare un’attività fisica di resistenza che un’attività che richiede di impiegare molta energia in un solo momento. Nuoto o footing, per esempio, possono essere delle valide opzioni.
Lo stress a volte è immediatamente legato alle crisi di ipoglicemia. Imparare a rilassarsi potrebbe permettere di evitare queste crisi. Sta ad ognuno di noi imparare a gestire lo stress cercando in tutti i modi di rilassarci.
L’alcol influisce nella degradazione dello zucchero nel nostro corpo. Meglio evitare di berne in grandi quantità.
Altra precauzione importante: avvertire le persone con cui siamo a più stretto contatto durante la giornata circa queste crisi d’ipoglicemia ed eventualmente instruirli sul da farsi in caso di urgenza.
Calo di zuccheri: cosa fare?
Nonostante tutte queste precauzioni alcune persone continuano ad accusare malesseri e disagi di tanto in tanto. Niente panico: c’è la soluzione! Due trattamenti funzionano sempre:
Se la persona è cosciente, deve mangiare subito un po’ di zucchero che si diffonderà rapidamente nel corpo e farà risalire la glicemia a un tasso accettabile. È consigliabile pertanto di avere sempre con sé delle zollette o bustine, da ingerire subito in caso di crisi. Ricordate che lo zucchero, rispetto ad altri alimenti come il cioccolato, si diffonde più velocemente in tutto l’organismo.
Se la persona non è cosciente il medico dovrà somministrargli una dose di glucosio. In questo modo lo zucchero viene diffuso direttamente nel sangue e l’organismo riprenderà il suo corso vitale molto rapidamente.
Avvertimento: queste soluzioni riguardano le persone che non hanno trovato ancora nessuna causa per le loro crisi ipoglicemiche. Bisogna infatti prima di tutto consultare il proprio medico per trovare un’eventuale origine al problema. Nel caso dei diabetici bisogna ricorrere a vari trattamenti medici o all’iniezione d’insulina.
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