Clamidia: quanto è frequente?
Clamidia, una infezione sessuale molto comune, ma che è importante conoscere. Ecco perché, come si trasmette e come si cura .
Clamidia, una malattia di cui si torna a parlare in tutta Europa. I dati del rapporto Guidance on chlamydia control in Europe pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cepcm) mostrano che, con 3,2 milioni di casi registrati in nove anni è l'infezione a trasmissione sessuale più diffusa in Europa. Colpisce, spiegano, soprattutto le giovani donne ed è importante identificarla, per non rischiare danni all'apparato riproduttivo e rischi di sterilità.
Clamidia: cos'è?
L'Istituto Superiore di Sanità italiano ci ricorda che parliamo di una infezione sessualmente trasmissibile causata da un batterio, chiamato Chlamydia trachomatis.
Clamidia: i rischi
Anche in Italia i casi riguardano soprattutto le donne e, nonostante i sintomi non siano leggeri, spiegano dall'Iss, passa spesso inosservata, con conseguenze anche gravi: dal 10 al 40% delle donne con infezione non trattata sviluppano la malattia infiammatoria pelvica che può portare a sterilità. Anche per gli uomini, però, continua l'istituto, nuovi studi ipotizzano rischi simili.
Clamidia: la trasmissione
Il batterio si trasmette soprattutto attraverso i rapporti sessuali, ma anche in gravidanza, con il parto, si può passare al neonato l’infezione, causandogli congiuntivite e polmonite.
Ovviamente l'uso del preservativo previene il rischio di contagio.
Clamidia: i sintomi
Come si anticipava, la clamidia è asintomatica, almeno nella grande maggioranza dei casi. Dopo una o due settimane dall'infezione, tuttavia, nelle donne il batterio, infettando la cervice e l’uretra, causa perdite vaginali anomale o una fastidiosa sensazione di irritazione. In seguito si possono avere (non in tutti i casi) dolori addominali al basso ventre, alla schiena, nausea, febbre e perdite ematiche anche al di fuori del ciclo. Nel caso sia trasmessa attraverso un rapporto anale o orale, può infettare ovviamente retto o gola, causando dolori e sanguinamenti.
Clamidia: diagnosi e cura
Si diagnostica con un semplice esame di laboratorio, con campione dei tessuti (ad esempio, un tampone vaginale) e delle urine. Si cura con antibiotici, prescritti secondo un piano terapeutico deciso dal medico.
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