Come si bacia? Dipende da chi si bacia!
Come si bacia? La risposta arriva dal libro di Valeria Arnaldi che passa in rassegna millenni di baci più o meno appassionati e di tecniche. Perché si fa presto a dire bacio ma c'è bacio e bacio.
“Occhi negli occhi e labbra sulle labbra” ecco come si bacia, spiega Valeria Arnaldi nel suo libro Il bacio (Ultra Edizioni) che passa in rassegna millenni di apostrofi rosa tra le parole t’amo zigzagando tra arte, cinema e letteratura. Perché si fa presto a dire bacio ma per dire come si bacia bisogna prima fare alcune distinzioni. C’è il bacio appassionato degli amanti e quello affettuoso dei genitori, quello istituzionale di (alcuni) capi di stato e quello laido dei mafiosi e dei traditori (da Giuda in avanti). C’è poi quello dei nostri antenati, i bonobo che per ingannare la fame dei piccoli, gli baciano le labbra. D’alta parte l’origine della parola bacio è bhas, che in sanscrito significa masticare e fare l’amore. Due facce della stessa medaglia.
La parola agli amanti
“La bocca mi baciò tutto tremante” dice Francesca a Dante quando la va a trovare all’Inferno: eccolo il bacio appassionato degli amanti, quello impresso per la prima volta (è omosessuale, sappiatelo) nei vasi greci e quello dipinto negli affreschi erotici di Pompei a testimonianza di una pulsione millenaria che non può essere spiegata ma solo assecondata. Per sommi capi funziona così: quando le labbra si sfiorano, le lingue iniziano ad accarezzarsi, curiose e affamate l’una dell’altra, mai frettolose, al massimo appassionate. Ricordate: il bacio non è una centrifuga ma un gioco misterioso di mordicchiamenti, capriole e piroette da fare ad occhi chiusi, sincronizzando i respiri e liberando la mente. Mordicchiare sì, mordere no, per intenderci.
La parola ai genitori
Diversa è la questione se i destinatari del bacio sulle labbra sono i figli. La questione (se sia giusto o meno) è oggetto di numerose controversie: c’è chi lo considera naturale e chi, invece, inappropriato, soprattutto dopo una certa soglia d’età. In merito fece scalpore la psicologa infantile Charlotte Reznick: "Quando un figlio comincia ad avere 4-5 o 6 anni - dichiarò dalle colonne del Mail Online nel 2015 - e la sua consapevolezza sessuale si sviluppa, il bacio sulle labbra può essere stimolante per loro" e perciò andrebbe evitato. “Le labbra - ha spiegato la Reznick - hanno più terminazioni nervose e quindi sono più sensibili alla stimolazione. Alla gente non piace sentirselo dire ma le labbra sono una zona erogena". Con tutte le conseguenze del caso.
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