Pioggia dorata, la perversione dalle origini mitologiche
Elena Bibolotti, autrice di "Pioggia Dorata", non ha dubbi: "è una condizione democratica, colpisce chiunque". Anche detto pissing, consiste nell'usare l'urina per fare giochi erotici: una perversione antica come il mondo.
Gli italiani la chiamano pioggia dorata, gli inglesi pissing, gli studiosi urofilia. Solo a sentire la parola alcuni fanno una smorfia, inorriditi, altri scalpitano, eccitati. Da tempo immemore perché la perversione di usare l’urina per fare giochi erotici è addirittura mitologica: è il Giove descritto nelle Fabulae di Hyginus (II-III secolo d.C) che possiede Danae con l’inganno dopo essersi tramutato in pioggia dorata il primo ad apprezzarla.
Insomma, lungi dall’essere una perversione dei tempi moderni, la pioggia dorata è un ingrediente erotico ben noto alla sessualità. Lo sa bene Elena Bibolotti che ha appena dato alle stampe Pioggia dorata - Sei storie amare (Giazira scritture) una collezione di esperienze sessuali dai risvolti dorati. C’è il dipendente consumato da una piatta vita matrimoniale, la donna manager in carriera, il promotore finanziario, il vinaio di un bar, spettatore silenzioso di vite che si trascinano sbiadite. E c’è la pioggia dorata, a tenerli tutti insieme, ovvero la “ricerca intima di una liberazione, un bisogno di condivisione, sublimato in tutti i racconti attraverso la pratica del pissing”.
Come spiega la stessa autrice, “i protagonisti non hanno nulla di speciale, non troppo belli, non troppo intelligenti, senza il fisico del ruolo. Persone normali con un vissuto spesso disastroso che, a causa o grazie alla pratica del 'pissing', rivedono la propria esistenza e la cambiano”. Perché chi la pioggia dorata l’ha provata, difficilmente la dimentica.
Tanto per cominciare perché la pratica richiede notevole intimità e altrettanta voglia di trasgressione - nell'ambito del BDSM (Bondage, Dominazione, SadoMaso) spesso il sottomesso ingerisce l’urina del dominatore - perché, nonostante le apparenze, la pioggia dorata è un gioco erotico più cerebrale che fisico e per funzionare è necessario che entrambi si concedano ai reciproci rilasci più privati.
Abbattuto il tabù, vale tutto: dalla tradizionale pioggia dorata lui in piedi e lei sdraiata o viceversa (pare che la donna che orini da in piedi sia altamente eccitante), a quella sulla schiena preludio di un caldo massaggio, chi preferisce orinare a letto e poi farsi le coccole tra le lenzuola bagnate, chi declina la posizione del 69 alla reciproca pioggia dorata, chi si trastulla nella vasca da bagno a colpi di pioggia dorata al posto dell’acqua per insaponarsi e anche chi prova piacere a orinare con i vestiti addosso. Insomma, la pioggia dorata continua ad appassionare, perché, come scrive bene Elena Bibolotti “è una condizione democratica al giorno d’oggi, nel senso che colpisce chiunque”.
Copyright foto: Fotolia
Il documento intitolato « Pioggia dorata, la perversione dalle origini mitologiche » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.