Inventarsi un lavoro oggi: la donna gentiluomo, sciuscià di lusso

Per inventarsi un lavoro oggi, Eleonora Lovo è partita dalla sua passione di sempre: l'artigianato e le calzature. Oggi è una lustrascarpe di lusso, pronta a trasformarsi in un brand.

Eleonora Lovo, giovane artigiana veronese: per inventarsi oggi ha riscoperto un mestiere di ieri.


La ricetta per inventarsi un lavoro oggi passa (anche) per i vecchi mestieri. Riscoperti e reinterpretati, s’intende. Tipo il sciuscià così ben raccontato da Vittorio De Sica nell’omonimo film del 1946 che, rivisto e corretto da una "Donna gentiluomo" (la prima nel settore), si trasforma in lustrascarpe di lusso, itinerante, con le mani pulite e i vestiti impeccabili.

La protagonista della rivoluzione professionale si chiama Eleonora Lovo, una giovane artigiana veronese che invece di appostarsi agli angoli delle strade come i suoi antenati (professionali), passa da un servizio a domicilio all'altro, partecipa a eventi ed è pronta per trasformarsi in un marchio di successo: "Trasformerò l'angolo di casa mia in un brand, ho preso contatti per far diventare l'idea un'attività imprenditoriale". Il che, visto da dove è partita e dove è arrivata non è solo un proposito ma un proclama.  

Inventarsi un lavoro oggi ha richiesto un lungo lavoro di ricerca.

Lungi dall’essere un ripiego, per inventarsi un lavoro oggi, Eleonora ha assecondato le sue passioni di sempre: l'artigianato e le scarpe da uomo. "Gli uomini di una volta erano impeccabili” esordisce lei, intervistata (anche) dall'Adnkronos. “Ho il ricordo di questo nonno che la domenica non usciva di casa se non aveva la scarpa lustrata” racconta evocando la sua infanzia. Dalla memoria alla realtà il passo è stato breve: “amo le cose fatte con gusto e mi piacerebbe tornare al vecchio stile, vedere un uomo che si cura”.

Anche se parla al condizionale, per inventarsi un lavoro oggi bisogna lavorare sodo (e con umiltà) tutti i giorni dell’anno e lei lo sa bene: quando 7 anni fa ha iniziato a setacciare la rete alla ricerca delle migliori aziende del settore ha fatto i conti con un universo sconosciuto. "Era più difficile di quanto pensassi - confessa -. Ogni scarpa ha bisogno della propria cura, ogni pellame risponde a suo modo". 

Una caterva di nozioni dopo, oggi "questo mestiere lo sento cucito addosso, come un tailleur su misura" dichiara Eleonora che, a chi sgrana gli occhi quando assicura di portare a casa uno stipendio, risponde: "Non ho inventato nulla, ho solo ripreso un lavoro quasi desueto e l'ho rivisitato. Molti lo ritengono un espediente, ma se lo fai in un certo modo e instauri un certo tipo di contatti riesci a campare". Ecco, appunto, contatti. Ovviamente di lusso. 

Perché se è vero che “tutti portiamo le scarpe, e tutti abbiamo bisogno di lucidarle”, lo è altrettanto che chi si rivolge a Eleonora non indossa scarpe qualsiasi: "Le scarpe da tenere in un certo modo le portano solo certi tipi di persone. Mantengo anche delle scarpiere di chi ha necessità di fare dei cambi di stagione e mi lascia mettere le mani sul suo patrimonio. Ho persino un cliente che non ho mai visto".

Il che, talvolta, non guasta, dal momento che, ironizza lei, “una donna davanti a un uomo con le gambe divaricate, si creano dinamiche che…sappiamo bene. Ma mantengo un certo aplomb, sono fidanzatissima e il mio ragazzo non è geloso. Sa benissimo come mi comporto sul lavoro". Più che altro sa benissimo che quando Eleonora si mette in testa qualcosa, raggiungerla è solo questione di tempo.

Copyright foto: eleonoralustrascarpe.it/Franco Tanel
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