Ninna nanna: quale scegliere?
Ninna nanna adatta a tutti? Purtroppo non esiste perché anche in fatto di nenie rassicuranti ogni bambino ha i suoi gusti. La scelta, però, è ampia e varia a seconda dei gusti (e dei paesi).
Rasserenanti, tranquillizzanti, divertenti o anche rivedute e corrette da mamme e papà troppo stanchi per ricordarsi l’originale: ecco le variazioni su tema della ninna nanna, la più famosa nenia notturna (o serale) che accompagna i pargoli nel mondo dei sogni a passo di danza. Comune a praticamente tutte le culture, però, la canzoncina della buonanotte non è – a dispetto di quello che si potrebbe pensare – un “gioco da ragazzi”, bensì un’espressione importante del folklore che, infatti, andrebbe preservata a tutti i costi. O, almeno, la pensa così la Commissione Europea che – sul tema – si è attiva già da tempo creando il progetto Lullabies of Europe per preservare il patrimonio culturale delle diverse comunità attraverso la conservazione delle ninne nanna tradizionali che qui appaiono tradotte in ben sette lingue. Dal ceco al danese, passando per greco, turco e inglese, non c’è che l’imbarazzo della scelta ma l’offerta è ampia anche guardando semplicemente alle possibilità nostrane.
Tradizionale
Quando il compito di addormentare il neonato urlante pare insormontabile è bene mantenere i nervi saldi e la voce bassa senza doversi impegnare – contemporaneamente – a tranquillizzare il pupo e a ricordare le parole di una melodia non troppo comune. In questo caso il consiglio è di optare per una canzoncina classica che, magari, ha già caratterizzato le serate delle nostre mamme e che quindi, per le mamme e i papà di oggi, è ben salda nei ricordi. Ricordate “ninna nanna, ninna oh…”? Una scelta perfetta.
Classica
“Dolce sognar e lasciarsi cullar nell’incanto della notte”: chi non si addormenterebbe tra i sogni migliori con una melodia simile che gli gira nelle orecchie? Probabilmente nessun adulto, ma con i bambini, si sa, la questione è sempre più spinosa. In ogni caso provare non costa nulla. Un consiglio: se optate per questa ninna nanna de La bella addormentata nel bosco accompagnate le parole cullando il vostro bambino tra le braccia a tempo di musica.
Viva la ripetitività
Repetita iuvant, lo insegnano i latini e lo sanno benissimo le mamme alle prese con il sonno a singhiozzo dei loro neonati che, all’apparenza, non sembrano voler dormire mai. Se è già trascorso un po’ di tempo ma il sonno non viene, però, un rimedio potrebbe esserci: cimentatevi con una ninna nanna molto ripetitiva (per esempio una versione semplificata di Alla fiera dell’Est), sentir ripetere sempre le stesse parole aiuterà il bambino a tranquillizzarsi e a non dover impiegare troppa attenzione nell’ascolto. E buonanotte a tutti?
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