Sonno neonato: 10 consigli infallibili (o quasi)
Ogni mamma sa quanto è difficile addormentare un bebè “a comando” ma, esclusi i primissimi giorni di vita, qualche consiglio può rendere il compito un po’ più semplice.
Sonno neonato: ogni mamma sa quanto è difficile far andare d’accordo queste due parole e ciascun genitore ha provato sulla propria pelle che il detto “dormire come un bambino” altro non è se non un (infondato!) luogo comune. Vietato, però, lasciarsi prendere dallo sconforto visto che nulla vieta di mettere in pratica alcuni consigli che si possono rivelare, se non proprio infallibili, quantomeno utili per concedersi qualche ora di meritato riposo. Prima di iniziare, però, val la pena di ricordare che il fabbisogno di sonno di un neonato è di gran lunga superiore a quello di un adulto (si parla di circa 16 ore di sonno al giorno nel primissimo periodo di vita) ma anche che il rapporto sonno-veglia si modifica improvvisamente quando il bebè viene al mondo. Nella pancia, infatti, il feto ha l’abitudine di dormire mentre la mamma è in movimento salvo poi svegliarsi quando questa si ferma (producendo tutti quei graziosi calcetti che fanno la gioia serale dei futuri genitori). Subito dopo il parto, quindi, il neonato è chiamato a cambiare improvvisamente le sue abitudini adeguandosi a dormire nei momenti che – fino a un attimo prima – coincidevano con il suo periodo massimo di attività. Normale, quindi, che l’adattamento richieda un po’ di tempo ma, anche considerando che ogni neonato è unico e che quindi non esiste un unico consiglio universale, ecco qualche suggerimento che può essere utile.
Quanto dorme un neonato?
Soprattutto nei primissimi giorni di vita, il vostro bebè non dormirà a nessun costo quando non avrà sonno: punto e basta. Il riposo, infatti, è un meccanismo fisiologico che, però, non si potrà forzare nei suoi primi istanti di vita: il neonato, quindi, dormirà quando ne ha voglia senza lasciarsi condizionare dall’orologio (purtroppo).
Come far dormire un neonato
I due bisogni principali dei neonati sono mangiare e dormire. Logicamente, quindi, per migliorare il sonno del vostro bambino è indispensabile che la sua pancia sia ben piena perché, in caso contrario, appena sentirà un po’ di appetito si sveglierà immediatamente.
Neonato: ti spiego il giorno e la notte
Se è vero che per i primissimi giorni di vita del neonato la differenza tra giorno e notte per lui semplicemente non esiste, è però indispensabile abituare i bambini, a partire dal primo mese di vita, a riconoscere l’alternanza delle giornate. Il consiglio, quindi, è far fare i riposini pomeridiani (o mattutini) in un luogo illuminato abituando i piccoli a stare al buio solo durante la notte.
Riconoscere i segnali del sonno
Fin dall’inizio è indispensabile instaurare una comunicazione con il proprio bebè cercando di capire (anche) quando cerca di dire che vorrebbe dormire. I messaggi, d’altra parte, sono piuttosto chiari e prevedono lo sfregamento degli occhi, uno sguardo assente e sbadigli numerosi. Quando lo vedete stanco soddisfate la sua voglia di riposare!
Neonato: lettino o lettone?
I consigli sul sonno del neonato sono praticamente infiniti ma al loro interno esiste una netta contrapposizione tra gli estimatori della culla a tutti i costi e i fan del neonato nel lettone. Sull’argomento non esiste né un giusto né – tantomeno – uno sbagliato perché tutto dipende dai genitori e, specialmente nei primissimi periodi, soprattutto dalla mamma che potrà scegliere di tenere il piccolo accanto a sé per poterlo allattare più facilmente.
Evviva la routine!
Quando il neonato si avvicina al primo mese di vita è importante iniziare una routine che dovrà essere sempre la stessa e dovrà diventare familiare al neonato preparandolo così ogni giorno ad avvicinarsi al momento del sonno. I dettagli di questo piccolo rito quotidiano, ovviamente, sono assolutamente liberi e ciascun genitore potrà scegliere come impostare questo momento molto speciale.
Diffidate dai racconti altrui
Ogni mamma ha una conoscente (un’amica, qualche volta una parente) che non perde occasione di raccontare a chiunque delle notti fantastiche che trascorre con il suo bebè perfettamente addormentato per ore e ore. Non lasciatevi influenzare perché, nella maggior parte dei casi, si tratta di una vera e propria menzogna e seppure è tutto vero è vero anche che ogni piccolo è unico e – purtroppo - mostra la sua unicità anche nell’alternanza sonno-veglia.
A letto presto!
Quando il piccolo diventa un po’ più grandicello, indicativamente attorno al primo mese di vita, prendete l’abitudine di metterlo a letto presto ma sempre allo stesso orario e sempre seguendo la routine che avrete stabilito. Un bambino troppo stanco, infatti, avrà bisogno di tempo per calmarsi e il sonno arriverà molto più lentamente.
Attenzione alla temperatura
Nella stanza dove il bambino deve dormire non dovrà fare né troppo caldo né, evidentemente, troppo freddo. I pediatri consigliano che ci siano fissamente circa 20 gradi.
Cantate una ninna nanna!
Per far avvicinare il neonato al sonno cantategli una ninna nanna che dovrà essere semplice e ripetitiva. Vietato lasciarsi trascinare dal canto, quindi, tenete semplicemente la voce bassa e sussurrate parole dolci. In alternativa via libera alle storie che però, anche in questo caso, dovranno essere il più lineari possibile. Un esempio? “C’era una volta un re, seduto sul sofà che disse alla sua bella raccontami una storia, la bella cominciò.” eccetera, eccetera.
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