Affinità di coppia: bad boy e donne nevrotiche vanno a nozze da millenni
Uno studio dell’Hospital Clinic di Barcellona parla dell'affinità di coppia e rivela che è una questione di evoluzione se le donne sono attratte da uomini ossessivi e compulsivi e gli uomini da donne nevrotiche.
Alle affinità di coppia non si comanda, da millenni. Che i bad boy facciano battere il cuore alle brave ragazze è cosa nota. Che gli uomini finiscano per sposarsi donne nevrotiche è storia vecchia come il mondo. Che bad boy e donne nevrotiche vantino relazioni più salde e durature di chi si ritiene normale, è rivelazione scientifica di un recente studio dell’Hospital Clinic di Barcellona, non chiacchiere da bar. Le conclusioni sono arrivate dopo aver passato al setaccio un migliaio di donne e uomini eterosessuali, dai più ordinari e banali ai più border line, per sondare la correlazione tra cervello che funziona e cuore che batte. I risultati - anche se si basano su un campione troppo ristretto - suggeriscono ciò che la saggezza popolare ripete da millenni. “Al cuor non si comanda”, “Grande amor, grande dolor”, “L'amore a nessuno fa onore, a tutti fa dolore” e via così.
In barba a tutti i tentativi di far durare l'amore - dalle regole di John Gottman alla matematica applicata ai sentimenti di Hannah Fry - le conclusioni di Fernando Gutierrez rivelano che non c'è soluzione: se scegliamo la persona sbagliata è questione di evoluzione. Il team di studiosi, infatti, ha esaminato molti fattori della vita dei partecipanti, dal numero di partner a quello dei figli, dal tipo di lavoro al reddito passando per le abitudini. Risultato: i bad boy (per usare un termine ben poco scientifico ma che rende l’idea) vantano più ex e hanno sfornato più figli. Con alcune precisazioni da fare: tra gli ossessivo-compulsivi, solo i maschi sono riusciti a trovare la loro metà; mentre tra le donne, quelle che hanno mostrato comportamenti nevrotici hanno alzato fino al 34% la percentuale di storie ben riuscite rispetto ai maschi della stessa disposizione. Insomma, “queste strategie hanno qualcosa di ancestrale - ha spiegato Fernando Gutiérrez -, probabilmente qualcuna, vedi l’impulsività e l’audacia, risalgono all’origine dell’umanità”.
Perché a dispetto dei consigli della mamma che invita le figlie a cercare un “bravo ragazzo”, i bad boy hanno personalità che l’evoluzione ha premiato. Perché, come sempre, bisogna guardare tutti e due i lati della medaglia. “Se da un lato sono egoisti, trasgressivi, imprudenti e ribelli, sono anche focosi, temerari, indipendenti e autosufficienti, e vivono vite frenetiche, galvanizzanti - spiega Gutiérrez -, dettagli che affascinano molte persone”. D'altra parte, il fatto che le donne si annoino di fianco a uomini tranquilli, è argomento di un milione e rotti tra film, libri e opere teatrali.
Lo studio, però, ha anche messo in relazione i tratti ossessivo-compulsivi al reddito: ebbene i più patologici erano anche i più benestanti, portando a casa quasi il doppio dello stipendio: “Dal punto di vista darwiniano - precisa Gutiérrez - soldi significano sopravvivenza, sicurezza e risorse per i figli. Sono anche sintomo di un uomo serio, affidabile e prudente”. Insomma, nell’attesa che gli esperti ripetano lo studio su un campione più ampio, non resta che consolarci del mal comune e del mezzo gaudio: sono millenni che scegliamo uomini (e donne) sbagliati. Un motivo ci sarà anche se, nella vita quotidiana, non è così lampante.
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