Come vincere la paura: mai stato così semplice!

Siete terrorizzate dalla prospettiva di parlare in pubblico o di dover prendere un aereo? Niente panico! La paura è un sentimento normale e che è possibile mettere a tacere quando necessario. Seguite i nostri consigli passo dopo passo.


La paura è un sentimento normalissimo ma il segreto è saper gestirne lo stress che ne deriva.


Dei sintomi che parlano

Anche se si manifesta in modo variabile da una persona all'altra e da una situazione all'altra, la paura comporta spesso dei segnali fisici ben caratteristici.

- Palpitazioni, sensazione che il cuore si sta per "staccare" o batte più del normale.
- Tremori più o meno pronunciati.
- Crampi allo stomaco, sensazione che l’intestino si contragga da solo.
- Interno delle mani umido.
- Pelle d’oca, soprattutto a livello del collo.

Alcuni segnali però sono diversi: ad alcuni, la paura mette il coraggio per evitare una situazione potenzialmente pericolosa. Ma a volte accade il contrario e la paura diventa paralizzante.

Un male a volte necessario

Tuttavia, la paura è necessaria e non sperimentarla può essere terribilmente pericoloso.

Serve a salvaguardarsi: se non aveste paura, probabilmente sareste pronte a intraprendere attività che potrebbero farvi del male. Un po' come i bambini e gli adolescenti, che spesso non si rendono conto del pericolo e si buttano in imprese pericolose.

La paura vi incita a soppesare i pro e i contro prima di prendere una decisione che avrà delle conseguenze.

Vi dice quando è il momento di fermarvi. Una sorta di istinto di sopravvivenza: avete paura e fate di tutto per uscire dalla situazione che la provoca, spesso con un'energia dieci volte maggiore.

Primo passo: identificare le proprie paure

Per vincere le proprie paure, bisogna prima conoscerle! Come combattere (e vincere) altrimenti contro qualcosa di non identificato? Un po' di introspezione dovrebbe aiutarvi a vedere in modo più chiaro.

Dapprima ci sono le paure che avete sempre provato, difficili da spiegare, ma che sapete essere ben ancorate in voi: paura dei ragni (anche se, francamente, ad eccezione delle tarantole nella giungla, ci sono poche possibilità che un ragno possa farvi un grande male), dei topi (ancora meglio, non c’è nessuno più innocuo  e codardo di un topo!), del vuoto (e comunque, se non vi buttate voi, non è lui che vi afferra!) o di parlare in pubblico. Questi timori li conoscete, vi ci siete spesso confrontate. Non vi resta che elencarli onestamente, compresi quelli che si possono trovare ridicoli.

Più difficili, le paure più o meno inconsce: paura del cambiamento, dell'impegno, del tempo che passa. Si tratta di paure diffuse, che non si esprimono tanto fisicamente quanto le paure più elementari legate all'istinto. Per identificarle bisogna pensarci: cercate di ricordare quelle situazioni in cui avete sentito del disagio. Elencatele, tornate alle vostre emozioni del momento: si trattava davvero di paura?
 

Accettare di avere paura

La soluzione migliore è perciò accettare che esistano. Questo non significa che non dobbiamo cercare di combatterle o di respingerle, ma non bisogna ignorarle, fare come se non esistessero o distogliere lo sguardo quando vi stanno di fronte, evitando ad esempio di dovervici confrontare. Avere paura non è una debolezza. Lo sarebbe, per contro, il negare l'evidenza.

Rilassarsi e meditare per vivere più serenamente

Un altro modo per vivere meglio le proprie paure è quello di relativizzarle ogni giorno, per non essere costantemente stressate all'idea di incontrarle. Per questo non c’è niente di meglio della meditazione e del rilassamento.
Uno dei più noti è probabilmente l'antico yoga. Ci sono versioni più o meno sportive di tale pratica. Informatevi, provate: potrere trovare la vostra felicità.
Anche molte arti marziali asiatiche (aikido in testa) vi permetteranno di affrontare le vostre paure, sia in senso letterale che filosofico.
Meditare e rilassarsi può anche essere fatto a casa: vi bastano pochi minuti al giorno per dedicarvici Musica, illuminazione, arredamento vi invitano a lasciare le preoccupazioni nell'altra stanza e a "svuotarvi" finché non vi sentiate più tranquille. All’inizio è forse un po' difficile, ma con il tempo ci riuscirete sempre più in fretta.
Avete bisogno dell’aiuto di un professionista? L'ipnositerapia può andarvi bene. Il professionista vi aiuta a rilassarvi per riportare a galla i pensieri del vostro inconscio. Si può semplicemente scegliere di rivivere un ricordo piacevole. Ma può anche aiutarvi, se lo desiderate, a superare questa paura facendo un lavoro un po' più lungo.

Parlare di ciò che vi spaventa

Semplicemente parlando, le vostre paure si sdrammatizzano da sole. Come primo passo, perché non affrontare questo argomento con qualcuno che vi sembra ricettivo? Un’amica sensibile, non troppo timida di per sé, vi potrebbe capire e aiutarvi a relativizzare.
Se non desiderate parlarne ai vostri cari, potete anche consultare uno psicologo, per esempio. Non c'è bisogno di una terapia a lungo termine: alcune sedute dovrebbero essere sufficienti per identificare il vostro problema e fornirvi alcune chiavi per disinnescare o ridurre al minimo le paure inutili.
 

Paura del fallimento

Uno dei timori più comuni è probabilmente quello del fallimento. Se avete paura, è perché opponete fallimento e successo, un'idea completamente sbagliata. Fallire non è che una tappa verso il successo. Si impara sempre di più da ciò che abbiamo sbagliato che da ciò che ci è riuscito. La prossima volta non farete gli stessi errori, sarete più pronte e avrete successo. Prendetevi il tempo per analizzare il motivo per cui non avete vinto, per ricavare il maggior numero possibile di insegnamenti e sentirvi, ancora una volta, pronte a dedicare tutte le vostre energie per un nuovo progetto.


Temere il successo

Per quanto strano possa sembrare a prima vista, alcune persone hanno, al contrario, paura del successo. In realtà, ciò che più si teme sono le responsabilità aggiuntive che implicherà questo successo in seguito. Oppure, avete l'impressione di averlo usurpato e di aver vinto per caso? Ovviamente, siete solo voi a credere che sia così. Certo, le vittorie e i successi non sono sempre meritati, ma se dubitate di voi stesse, questa è la prova che avete un carico di emozioni tale da non aver usato sotterfugi per trionfare!
Riprendiamo le cose con ordine. Avete avuto successo: ciò vuol dire che siete riuscite a guadagnare la fiducia dei vostri pari, perché siete sembrate credibili. Come si possono ispirare tali sentimenti, se non siamo credibili?
Certo, si dovranno affrontare maggiori responsabilità, ma a quanto pare si ha la stoffa per farlo. Tutto ciò che serve è affrontare le cose una alla volta, andare lentamente e trovare il tempo di fermarsi ad analizzarle prima di lanciarsi. Non riuscite ad assumervi tutte le responsabilità che ora avete? Non vi preoccupate. Si tratta di una piccola ammissione di fallimento su parte del progetto: non c'è nulla di cui vergognarsi o aver paura.

Paura del cambiamento

Il vostro problema è che avreste voluto aria nuova, sfide e nuovi progetti, ma allo stesso tempo l'idea di uscire dalla vostra piccola routine rassicurante letteralmente vi terrorizza. Se avete preparato il vostro progetto, non vi è alcun motivo per cui non dovrebbe funzionare.

Non cambiate tutto di colpo, ovviamente. Procedete passo dopo passo, in modo da mantenere alcuni dei vostri punti fermi e tutto andrà al meglio.

Abbiate progetti realistici e coerenti, su cui avete avuto il tempo di riflettere prima di metterli in piedi. E se avete il sostegno della vostra famiglia, naturalmente vi sentirete più sicure.

Ricordate che l'essere umano è particolarmente adattabile. Nel peggiore dei casi, non vi vedrete in questa nuova vita e dovrete solo cambiare di nuovo!
Il che ci porta al nostro ultimo consiglio: concedetevi una via d'uscita, la possibilità di tornare, se mai vi rendeste conto che questi cambiamenti, una volta realizzati, non sono adatti a voi.
Vedete, non c'era nulla da temere, in fondo!

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