Sovrappeso, single e tartassati? Mettetevi ai fornelli

Secondo il Journal Nutrition Reviews  i single mangiano troppo cibo-spazzatura, sono in sovrappeso e spendono di più. La soluzione? "Cucinate almeno una volta al giorno".  

Secondo uno studio pubblicato sul "Journal Nutrition Reviews" i single tendono a mangiare più cibo-spazzatura e, di conseguenza sono più in sovrappeso.


Se siete single e in sovrappeso è probabile che ci sia una relazione tra le due cose: il Journal Nutrition Reviews ha pubblicato uno studio che dimostra che chi vive da solo tende a mangiare sempre le stesse cose e, come se non bastasse, che si tratta spesso di cibo-spazzatura. Soprattutto se è uomo. Katherine Hanna e Peter Collins, autori dello studio, hanno preso in considerazione nutrizione, tipo di cibo consumato e situazione economica. Per arrivare a concludere che gli uomini, quando vivono soli, tendono più facilmente a un’alimentazione scorretta: niente frutta e verdura, niente pesce. Trionfa l’immagine del single che esce dall’ufficio, si infila in un supermercato, e si affida al reparto piatti pronti. Due minuti di microonde e via.

Succede anche alle donne, dicono i ricercatori, anche se in misura minore rispetto agli uomini. “Non siamo ancora riusciti a chiarire il senso organico delle nostre scoperte”, spiegano gli esperti. Chiarendo che non è detto che questo significhi che chi ha un partner stia meglio. 

La spesa dei single è più cara

Incrociando questi risultati con un’indagine Coldiretti si arriva però al paradosso: perché i single, mangiando peggio, spendono di più. La spesa media per alimenti e bevande di chi vive solo, infatti, è di 332 euro al mese (dati dell’Istat), mentre a chi vive in famiglia ne bastano 204. La conferma della sapienza antica che dice “dove si mangia in tre, si mangia anche in quattro”.

Stretti tra sughi monoporzione e primi pronti in un minuto, invece, quasi 8 milioni di italiani che vivono da soli trovano nei punti vendita un’offerta sterminata di proposte pensate apposta per loro. Le famiglie “unipersonali” - la statistiche le ha etichettate così - sono sempre di più: oggi rappresentano poco meno di un terzo del totale (il 31%) e sono in continua crescita. 

Single a tavola: vademecum contro il sovrappeso

Carla Favara, nutrizionista dell’Università Milano Bicocca, anni fa ha compilato anche un piccolo prontuario per il single a tavola. Spiegano che il rischio maggiore, per chi vive solo, è quello di sostituire la cena con l’aperitivo: non servono grandi studi per immaginare le conseguenze di una dieta a base di spritz e focaccine. Dunque chi vive solo dovrebbe imporsi qualche piccola regola di autocontrollo. Per esempio, fare una colazione abbondante al mattino e mettersi ai fornelli almeno una volta al giorno.

Per arginare il carovita da single stanno invece prendendo piede i gruppi d’acquisto (che da anni aiutano tutte le famiglie a spendere meno). Si compra in gruppo, abbassando il prezzo. La rete è piena di offerte di questo tipo. Tra l’altro i gruppi tendono a rivolgersi direttamente ai produttori, dunque anche la qualità è migliore, e riducono l’impatto ambientale. Perché c’è anche questo aspetto: i cibi monoporzione fanno impennare la quantità di imballaggi più o meno degradabili che finiscono nel cassonetto. E così finisce in sovrappeso anche il Pianeta.

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