"La Pausa": Chanel acquista la villa che fu di Coco

Chanel ha acquistato "La Pausa", la villa che Coco  fece costruire nel 1928 in Costa Azzurra. Elegante e informale, ospitò, tra gli altri,  Jean Cocteau, Salvador Dalì e Greta Garbo.

Chanel ha acquistato "La Pausa" la villa che Coco fece costruire in Costa Azzurra nel 1928.


Coco Chanel fece costruire La Pausa nel 1928, a Roquebrune-Cap-Martin, in Costa Azzurra. Oggi la Maison ha ricomprato la villa decisa a riportarla allo splendore delle origini "per diffondere la cultura e i valori di Chanel". Stiamo parlando della villa dove la regina dello stile amava passare le sue giornate in compagnia del Duca di Westminister, affacciata sulla Riviera Francese che, sostengono alcuni, deve il suo nome alla leggenda provenzale secondo la quale Maria Maddalena soggiornò proprio in Costa Azzurra, facendo una “pausa” dal suo peregrinare dopo la crocifissione di Gesù Cristo. 

Nella realtà però, La Pausa era la Casa - con la maiuscola - di Coco: aveva comprato il terreno, l’aveva progettata ispirandosi all'architettura di Aubazine - l'ex abbazia trasformata in orfanotrofio dove aveva vissuto la sua adolescenza -, l’aveva fatta costruire in breve tempo e l’aveva arredata con il suo stile innovativo, semplice e moderno che l’ha contraddistinta, riscuotendo, già all’epoca, un successo immediato. La sua presenza era ovunque, come un profumo. Al punto che 28 La Pausa, una delle fragranze della collezione Les Exclusifs della maison parigina, prende il nome da quelle quattro mura.     

Era a La Pausa che Mademoiselle riceveva i suoi amici, tra cui il Duca di Westminster e Misia Sert, oltre ad artisti e intellettuali che hanno scritto pagine del Novecento: da Jean Cocteau a Paul Iribe passando per Serge Lifar, Pierre Reverdy e Salvador Dali. L’eden dell’eleganza e dell’intellighenzia che gravitava intorno a Coco chiuse i battenti nel 1954 quando, alla morte del Duca di Westminster, Chanel decise di venderla, con tanto di arredi, all'editore e scrittore americano Emery Reves.

Passata di mano, la dimora continuò a veder sfilare tra le sue stanze personaggi dai nomi altisonanti: da Greta Garbo a Jackie Onassis passando per Winston Churchill che, più volte, raccontò di aver scritto alcune pagine del suo History of the English Speaking Peoples nella villa di Roquebrune-Cap-Martin che fu di Coco Chanel.  

E che ora, acquistata dalla griffe, ritorna alla Maison. Una Maison, quella Chanel, che come una scatola cinese ne contiene diverse, tutte uniche, tutte immaginate e poi create da lei, l’ineguagliabile Coco.

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