Unicef, Orlando Bloom in Liberia contro Ebola

Orlando Bloom ha trascorso quattro giorni in Liberia, uno degli stati più colpiti dal virus, nelle vesti di Goodwill Ambassador dell'Unicef. L'attore ha visitato le comunità colpite ed elogiato gli sforzi deciso ad amplificare l'attenzione del mondo per sconfiggere l'epidemia.   

L'attore Orlando Bloom ha vistato la Liberia nelle vesti di Goodwill Ambassador dell'Unicef.


Da Hollywood a Monrovia per lottare contro Ebola. Orlando Bloom, nelle vesti di Goodwill Ambassador dell'Unicef - carica che ricopre dal 2009 - ha trascorso quattro giorni nella capitale della Liberia, uno degli stati africani maggiormente colpiti dall'epidemia. Quattro giorni passati a visitare le comunità, incontrare gli studenti, i leader religiosi e tanti giovani, ad incoraggiare gli sforzi fatti e, complice anche la sua fama, ad amplificare l'attenzione del mondo nella lotta al virus letale. 

La star di Pirati dei Caraibi e Il Signore degli Anelli, protetto da capo a piedi con tanto di tuta bianca, due paia di guanti, maschera per gli occhi, mascherina per la bocca, cappello, due cappucci e stivali di gomma, è andato di persona a toccare con mano progressi e lenti tentativi di ritornare alla vita normale. 

"Ogni persona che ho incontrato è determinata a sconfiggere l'Ebola, in modo che ognuno possa tornare alla propria normalità", ha dichiarato Bloom, 38 anni, dopo aver incontrato i leader religiosi e dei giovani a Monrovia. "Le comunità sono state al centro della lotta contro Ebola e devono continuare ad essere supportate per il ruolo fondamentale che hanno per portare a zero il numero di casi registrati", ha aggiunto.

Come gli educatori "peer-to-peer" che hanno giocato un ruolo importantissimo nella lotta al virus, compresi le ragazze e i ragazzi adolescenti nell’A-life project a West Point, uno dei quartieri di Monrovia più poveri e densamente popolato.

Ma non solo: Bloom si è spinto fino al confine con la Sierra Leone, per visitare una delle scuole primarie che, in una delle comunità più colpite, ha ripreso le lezioni dopo aver messo in atto una serie di protocolli di sicurezza per ridurre il rischio di trasmissione del virus.

"A causa di questa epidemia, un milione di bambini in Liberia ha perso metà anno scolastico - ha dichiarato Bloom -. Sono entusiasti di essere di nuovo in classe, ma le precauzioni che ognuno di loro deve seguire ogni giorno sono un richiamo alla necessità di rimanere vigili." Lo sa bene Orlando, dopo tanto, troppo silenzio intorno a Ebola, il cui allarme fu rimandato dall'Oms per paura di turbare le economie dei paesi coinvolti, è ora di far sentire la voce dei paesi ricchi a sostegno di quelli flagellati: "queste comunità sono al centro della lotta contro Ebola e devono continuare ad essere sostenute dal resto del mondo in questa battaglia".

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