Mostra del Cinema di Venezia: largo alle giovani promesse
Da Lidiya Liberman a Lou de Laâge passando per Ondina Quadri e Christa Theret: alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia l’attenzione è (anche) concentrata sulle attrici giovani ed emergenti.
Lidiya Liberman e Lou de Laâge, Ondina Quadri e Christa Theret: segnatevi i loro nomi perché dopo il red carpet della 72esima Mostra del Cinema di Venezia non saranno più quelli di attrici sconosciute. Giovani e talentuose, hanno tutte le carte in regola per diventare le dive del domani. Volti su cui la kermesse firmata da Alessandro Barbera ha scommesso all'insegna del rinnovamento che, in questo caso, vede le donne schierate in prima fila.
Lidiya Liberman, per esempio, che vestita con un saio recita la parte di Benedetta in Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, alle spalle ha una storia di riscatto e dedizione, passione e tenacia. Ventinove anni, nata in Ucraina ma arrivata in Italia nel 1986 grazie a un progetto speciale dedicato ai bambini dopo il disastro di Chernobyl, ha deciso di rimanerci e di dedicare la sua vita alla recitazione. Ha frequentato il Centro Sperimentale, ha studiato recitazione all’Accademia d’arte drammatica di San Pietroburgo e ancor prima che sul set, è stata diretta da Bellocchio in teatro, nello Zia Vanja.
Percorso che in parte ha condiviso anche Ondina Quadri: classe 1994, la 19enne che nel film di Carlo Lavagna, Arianna, scopre di essere né donna né uomo bensì un'ermafrodita (anche se la medicina li definisce middle sex), è figlia di artigiani del cinema. Il papà, Jacopo, era un montatore, il nonno, Franco è il noto critico. Ondina cresce a pane e cinema, negli anni del liceo fonda un gruppo rock ma dopo la maturità s'iscrive al Dams a Bologna, frequenta corsi di danza contemporanea e laboratori teatrali in Italia e all’estero.
Una che non ha paura del confronto e che a 25 anni è già finita nella classifica di People with Money in testa alla classifica delle dieci attrici più pagate del 2015 è Lou de Laâge. Francese di Bordeaux, trasferita a Parigi per studiare recitazione, la francesina classe 1990 che vanta già una candidatura al premio César come promessa nascente, recita nel film del debuttante Piero Messina L’attesa, per nulla spaventata di avere al fianco un talento come Juliette Binoche. Il suo broncio sensuale che racconta l'attesa di un fidanzato che non arriva contribuirà a incrementare il suo patrimonio stimato in 215 milioni di dollari, lievitato anche grazie a sapienti investimenti nel campo dei cosmetici, della ristorazione e dell’abbigliamento.
C'è poi la cilena Daniela Ramirez che alla Mostra di Venezia cerca la consacrazione dopo un successo clamoroso in patria, dove ha esordito a 14 anni come regina delle soap opera e un assaggio di notorietà all'estero quando è apparsa nel video di Mika Origin of Love. Classe 1987, madre da quando aveva 16 anni, alla Mostra di Venezia Daniela veste i panni della protagonista di Prima luce, la pellicola di Vincenzo Marra che racconta una donna decisa a sottrarre il figlio al padre (Riccardo Scamarcio).
Christa Theret, parigina classe 1991 è la rivelazione scoperta a 11 anni nel cortile del collegio parigino Antoine Coysevox da un direttore casting. Catapultata dai banchi sul set di Cacciatore di teste del maestro Costa-Gavras, Christa lasciò gli studi a 17 anni per abbracciare a piene mani il cinema. Adesso è alla Mostra con Marguerite di Xavier Giannoli, il film liberamente ispirato alla vita della cantante (notoriamente stanata) Florence Foster Jenkins (Catherine Frot).
L'elenco sarebbe ancora lungo - come dimenticare la madrina della kermesse Elisa Sednaoui, top model, attrice, regista del documentario Image of a Woman e creatrice della Fondazione omonima, o Kristen Stewart che mentre al Lido sbarca con Equals di Drake Doremus fa sapere che ormai pensa alla regia - ma per una volta gli occhi sono tutti puntati su di loro: le dive di domani.
Copyright foto: Sipa/Facebook@Lidiya Liberman
Il documento intitolato « Mostra del Cinema di Venezia: largo alle giovani promesse » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.