Malala: nel 2014 il Nobel, quest'anno una pagella impeccabile

Lo scorso ottobre Malala Yousafzai ha portato a casa il premio Nobel per la Pace; quest’anno si è accontentata di una pagella impeccabile. Per la gioia dei suoi genitori che cinguettano su Twitter i risultati ottenuti dalla figlia ai Gcse - gli esami britannici alla fine della scuola secondaria - la giovane attivista scampata all’attentato del 2012 all'uscita di scuola nel Nord Waziristan, in Pakistan, ora è una delle migliori allieve della Edgbaston High School di Birmingham.

Diciott’anni compiuti a luglio, Malala ha collezionato una sfilza di A e A+, vale a dire il massimo dei voti, dimostrando di essere più portata per le materie scientifiche, in particolare biologia, chimica e fisica, ma di tenere il passo anche con gli studi filosofici e religiosi. "Mia moglie Toor Pekai ed io siamo fieri di Malala che ha ottenuto sei A+ e quattro A", ha postato il padre Ziauddin Yousafzai, ricordando l'hashtag #education for every child. 

Un tema, l’istruzione accessibile a tutti i bambini, che Malala ha fatto suo fin da subito: resterà famoso l’appello al diritto all'alfabetizzazione dei bambini di tutto il mondo lanciato il 12 luglio 2013 (quando di anni ne festeggiava 16), dal palco del Palazzo di Vetro di New York, indossando lo scialle che fu di Benazir Bhutto. Risale invece al 12 luglio, giorno del suo compleanno, il lancio della campagna #booksnotbullets, libri non pallottole, perché “se i soldi spesi per le armi, fossero investiti in libri, la vita di molti bambini cambierebbe”. E lei, che ad ottobre approderà al cinema nel documentario He named Malala firmato dal regista premio Oscar Davis Guggenheim, ne è l’esempio.