Malala compie 18 anni, non vuole regali ma azioni e lancia una campagna

Il 12 luglio Malala Yousafzai, la più giovane premio Nobel della storia, diventa maggiorenne ma l’ha scritto nero su bianco: non vuole regali, vuole fatti. "Tra pochi giorni compirò 18 anni - scrive la giovane sul sito del Malala Fund -. Questo è un momento speciale perché per la prima volta potrò dire di essere un'adulta. Quest'anno per il mio compleanno non chiedo regali e auguri. Chiedo azione”.

La sua prima azione da quasi adulta (per lo meno da un punto di vista anagrafico visto che la vita l’ha fatta crescere con grande anticipo) è stata lanciare su Twitter la campagna #booksnotbullets, libri non pallottole. Perché ”se i soldi spesi per le armi, fossero investiti in libri, la vita di molti bambini cambierebbe” scrive a commento della foto dove tiene in mano una copia de Il diario di Anna Frank. 

Un messaggio prezioso che l’attivista pakistana finita nel mirino dei talebani sbandiera da sempre, tanto da essere diventata (anche) il simbolo della battaglia per l'istruzione femminile. Resterà famoso l’appello al diritto all'alfabetizzazione dei bambini di tutto il mondo lanciato il 12 luglio 2013 (quando di anni ne festeggiava 16), dal palco del Palazzo di Vetro di New York, indossando lo scialle che fu di Benazir Bhutto.

Oggi Malala è una donna, e la sua battaglia per garantire i diritti dell’infanzia è appena cominciata.  L’invito a scegliere, diffondere e difendere la cultura per combattere la miseria è solo una piccola goccia lanciata in quella ragnatela virtuale che, in un attimo, l’ha rimbalzata ai quattro angoli del pianeta. Perché un futuro diverso è possibile se ciascuno di noi, come ha fatto lei nella vita vera, lo vogliamo per davvero. A cominciare dal silenzio delle nostre case.