Ashley Madison: pubblicati i dati. La caccia ai traditori si fa online

Gli hacker di "Impact Team" hanno mantenuto la promessa pubblicando in rete un file con milioni di dati personali di utenti registrati su Ashley Madison, il portale degli incontri extraconiugali. 

Il motto di AshleyMadison, il portale degli incontri extra coniugali, è: "La vita è breve, fatti una scappatella".


La caccia ai traditori che pensavano di farla franca rimorchiando su Ashley Madison è partita: come promesso, gli hacker di Impact Team hanno pubblicato il file zuppo di nomi, cognomi, indirizzi, transazioni di carte di credito e fantasie erotiche di insospettabili fedifraghi. "Il tempo è scaduto" hanno spiegato gli hacker in una nota riferendosi all’attacco sferrato due settimane fa al colosso degli incontri extraconiugali con annessa minaccia: "o chiudete il sito o diffondiamo i dati degli utenti e le loro fantasie sessuali". L'azienda canadese ha fatto spallucce: risultato, il file da quasi 10 GB è on line, con tutti gli imbarazzi annessi e connessi. 

È colpa di Avid Life Media (responsabile dei siti di appuntamenti online AshleyMadison.com, CougarLife.com ed EstablishedMen.com, ndr) che vi ha mentito - spiegano a quelli che in queste ore sono alla disperata ricerca di una giustificazione plausibile da raccontare alle rispettive dolci metà -. Fategli causa e chiedete i danni. Poi proseguite con la vostra vita. Imparate la lezione e fate ammenda, ora è imbarazzante ma passerà". Per chi non lo sapesse, se AshleyMadison è rivolto a uomini e donne sposati in cerca di avventure al motto di "La vita è troppo breve, fatti una scappatella", EstablishedMen.com procura belle e disinibite ragazze a uomini di successo mentre CougarLife.com è il regno delle donne che hanno superato gli anta e dei loro toy boy. Più che moralista in senso strettamente familiare, l’obiettivo degli hacker era svelare il presunto inganno del portale nel gestire la privacy dei suoi iscritti a cui chiedeva un servizio extra per sparire dalla rete.

Passerà, dicono gli hacker. Di certo per i 38 milioni di iscritti il ritorno dalle ferie non sarà semplice da affrontare. A poche ore dalla pubblicazione, il database sta già facendo rumore: tra i nomi ci sono centinaia di dipendenti delle più importanti banche e aziende mondiali, funzionari statali americani e inglesi, indirizzi mail delle Nazioni Unite e del Vaticano, di università come Harvard e Yale e perfino la mail istituzionale di Tony Blair, ex primo ministro inglese. Prima di sbandierare il gossip, però, va precisato che molti nominativi saranno fake, dal momento che il portale non richiede la verifica dell’indirizzo email e quindi chiunque può registrare l’account che vuole.

Tanto che, stando al file pubblicato dagli hacker, la maggior parte dei profili femminili di Ashley Madison è falso e che il 90/95% degli utenti è di sesso maschile. ”Abbiamo svelato le truffe, gli inganni e la stupidità di Alm e dei suoi membri - spiegano da Impact Team -, dei quali ora tutti potranno vedere i dati".   

Al punto che l’azienda ha commentato con un laconico ”stiamo monitorando attivamente la situazione per determinare la veridicità delle informazioni divulgate. Continueremo a lavorare per rimuovere ogni rilascio di nuove informazioni riservate”. Un impegno che Avid Life Media porta avanti con l’aiuto dell'FBI – oltre che delle Royal Canadian Mounted Police e Ontario Provincial Police – al fine di individuare i responsabili perché “non si tratta di un episodio di hacktivismo, ma di un'azione criminale" ha spiegato l'azienda canadese, che sottolinea come i responsabili saranno perseguiti nella maniera più dura consentita dalla legge. 

Nel frattempo, “le operazioni dei nostri siti continueranno”, assicura l’azienda fondata da Noel Biderman, “il Re dell'infedeltà” che da sempre sostiene di salvare (più che rovinare) milioni di matrimoni permettendo a coniugi insoddisfatti di soddisfare i loro appetiti. Ora che il patto di fiducia è saltato (ma Biderman ha guadagnato un miliardo di dollari vendendo corna) il rischio che all’appello non si presenti più nessuno è più d’un sospetto.

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