Sei depressa? Il tuo cellulare lo sa
Uno studio americano rivela: una serie di dati memorizzati dal cellulare può rivelare uno stato di depressione.
Secondo una recente ricerca, l'uso che si fa dei cellulari può rivelare gli stati depressivi.
Si può fingere un sorriso e fare una risata falsa, ma al proprio cellulare non si può mentire. La depressione infatti può essere scoperta tracciando e analizzando i dati raccolti all'interno dello smartphone, in particolare i minuti trascorsi usandolo e la geolocalizzazione giornaliera. Lo spiega uno studio della Northwestern University, in Illinois (Stati Uniti), pubblicato sul Journal of Medical Internet Research.
Più tempo si trascorre al cellulare, più salgono le possibilità di presentare degli stati depressivi. Il tempo medio di utilizzo del cellulare per le persone depresse è infatti di 68 minuti al giorno, contro i 17 minuti di chi non soffre del male oscuro, secondo quanto rilevato dai medici. Altro indicatore, la geolocalizzazione: chi si trova spesso negli stessi luoghi, che il GPS del cellulare può tracciare, è nuovamente a rischio di essere un soggetto in stato critico. Ma lo è anche l'esatto opposto, cioè avere una routine molto poco regolare, che obbliga a lasciare casa e lavoro a orari sempre diversi, ogni giorno.
Basandosi sulla raccolta di questi e altri dati, ma sempre provenienti dai cellulari, gli scienziati dicono di poter identificare i sintomi di persone affette da depressione con un'accuratezza dell'87%. "Siamo in grado di rilevare se una persona ha sintomi depressivi e la gravità di questi sintomi senza chiedere tutta una serie di domande scomode" spiega uno degli autori, David Mohr, direttore del Center for Behavioral Intervention Technologies della Northwestern University Feinberg School of Medicine.
Copyright foto: Fotolia