Lady Gaga a Umbria Jazz (con Tony Bennett): è polemica
La popstar il 15 di luglio sul palcoscenico di Umbria Jazz accanto a Tony Bennett nell’unica (prestigiosa) tappa italiana del tour mondiale di “Cheek to cheek”. I detrattori di Lady Gaga insorgono.
Lady Gaga, dopo le apparizioni dei giorni scorsi in mise sofisticate ed eccentriche a spasso per (l’altrimenti tranquilla) Perugia, è pronta per calcare il palcoscenico dell’Umbria Jazz 2015 accanto all’ultra ottuagenario Tony Bennett con il quale - si sa - ha inciso l’album Cheek to cheek.
Fin qui nulla di stupefacente o, almeno, nulla di traumatico visto che lo stupore non può mancare trattandosi dell’unica tappa italiana di un tour mondiale che sta portando l’erede di Madonna e il successore di Frank Sinatra ai quattro angoli del globo. Ma lo stupore “sano”, presto cede il passo all’immancabile scetticismo e si sprecano – online – i detrattori di questa attesissimo appuntamento.
La domanda, in sostanza, è una: come permettere all’idolo pop di Poker Face di esibirsi sul sacro palcoscenico del jazz umbro? Le ragioni paiono molteplici e, soprattutto, strettamente musicali. In primis, lo sanno in molti, il disco-collaborazione lavora proprio sulle sonorità jazz più standardizzate dalle quali parte, però, per aggiungere un leggero richiamo pop e una nota (intonata) di cabaret d’antan. Ma non solo.
Il talento dell’indiscussa discendente (anche spirituale) di Lady Ciccone è un fatto che non si discute e che la porta, direttamente, nell’Eden dei grandi artisti che in passato, partendo da contesti diversi, calcarono quegli stessi scenari senza però suscitare simili discussioni. Un esempio? Il più noto è Sting (correva l’anno 1987) ma ci transitarono anche i R.E.M. (nel 2008, con Alicia Keys nello stesso cartellone) e, solo quest’anno, ci son già saliti pure i Subsonica.
Si tratterà della prova definitiva del talento versatile (ma indiscutibile) della cantante di Bad Romance? Lo deciderà il pubblico perugino.
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