Intervistata allo show radiofonico di Howard Stern, Lady Gaga confessa: "sono stata violentata a 19 anni, superare il trauma è stato un duro lavoro di terapia".
Che qualcuno, prima o poi, gliene avrebbe chiesto conto, Lady Gaga lo sapeva. Che la verità sarebbe emersa dai microfoni dello show radiofonico di Howard Stern, per caso, perché una domanda tira l'altra, forse non lo immaginava. Ma tant'è: ora tutto il mondo sa che la celebre popstar, all'anagrafe Stefani Germanotta, a 19 anni è stata violentata da un uomo di vent'anni più vecchio di lei, e che superare il trauma non è stata una passeggiata ma un duro lavoro di terapia.
Ecco com'è andata: Lady Gaga stava raccontando al conduttore radiofonico la performance al SXSW Festival di Austin quando, mentre suonava con la batteria le note di Swine (porco), si è fatta vomitare addosso da una ballerina che ha messo in scena l'arte di Millie Brown, artista nota perché ingerisce vernici fluorescenti e poi le rigetta dipingendo con l'esofago. E di quando, subito dopo, hanno improvvisato un siparietto lesbo su un toro meccanico. "Ho scritto Swine, una canzone che parla di uno stupro, di demoralizzazione, di rabbia, furia e passione e del dolore di cui mi volevo liberare. Mi sono detta: voglio cantare questa canzone mentre mi spacco sulla batteria e poi voglio salire su un toro meccanico - probabilmente una delle cose più demoralizzanti che una donna possa fare nel proprio intimo - e voglio che questo pulcino mi vomiti addosso di fronte al mondo, in modo che io possa dire loro: Sai una cosa? Non sarà mai tanto degradante quanto io ho degradato me stessa, e guardate com'è bello quando lo faccio".
Al che il conduttore ha azzardato la domanda: "Alludi al fatto che sei stata violentata da un produttore discografico?". Lady Gaga, incalzata, ha tentennato, ha cercato di cambiare discorso, di parlare di cose felici. Infine ha ceduto: "ho passato cose orribili di cui oggi posso ridere, ma solo perché sono stata sottoposta a terapia mentale e fisica per poter guarire durante gli anni". E ha aggiunto: "ero in un guscio. Non ero me stessa. Per essere onesti, avevo 19 anni. Frequentavo la scuola cattolica e poi è successo una cosa folle ed io ho pensato: 'Sono così gli adulti?'. Ero molto ingenua".
Rotto l'argine la popstar si è trasformata in un fiume in piena: ha confessato di non aver avuto il coraggio di affrontare il suo aggressore perché "mi avrebbe terrorizzato. Una volta lo vidi in un negozio e rimasi paralizzata dalla paura. Perché è stato solo anni dopo che mi sono resa conto di quello che mi era capitato. Lui aveva 20 anni più di me, io ero solo una ragazzina". E ancora: "Non lo dissi a nessuno, neanche a me stessa per lungo tempo. E poi mi sono detta: sai cosa? Tutto questo bere e queste sciocchezze, devi andare alla fonte, altrimenti non andrà vià. Non andrà mai via". Ma poi ha precisato: "Non voglio che quel trauma mi definisca: che io sia dannata se qualcuno va in giro a dire che tutto quello di creativo e intelligente che ho fatto arriva da lì. Mi assumo la responsabilità del mio dolore e cerco di trasformarlo in qualcosa di bello".
Fosse successo a teatro, il titolo della piéce sarebbe: la catarsi di Lady Gaga.
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