Giambattista Valli e l'eccentrica opulenza dell'haute couture
Il designer romano gioca con i volumi e i materiali per creare una collezione eccentrica e opulenta dove le maxi gonne diventano tutù e i dettagli occupano il centro della scena. Giambattista Valli a Parigi firma, ancora, il trionfo della moda scenografica.
Eccentrica e opulenta. Ecco, in due parole, la collezione haute couture per l’Autunno/Inverno di Giambattista Valli che, sul catwalk di Parigi, seduce e affascina. Come d’abitudine, d’altronde. Il designer romano non si smentisce e anche per l’Alta Moda 2015-2016 gioca con i volumi e i tessuti, con le suggestioni e con le ispirazioni delle favole, con l’irriverenza e l’eccentricità, con il micro e il macro, con il neutro e con i colori.
Gioca Giambattista Valli, e mentre gioca, qualche volta, sembra distrarsi fino a tornare bambino e a ridurre le ampiezze di queste gonne che sembrano nate per sfiorare la pedana ma – a sorpresa – si scoprono più simili a sbarazzini tutù.
Gioca Giambattista Valli, e non si ferma nemmeno quando si tratta di giocare al gioco della semplicità nel quale le idee si stratificano solo per un attimo prima di tornare ad un lusso etereo che pare senza tempo e si rivela in tutta la sua potente purezza.
Le muse sono due Talitha Getty e Peggy Guggenheim che, ciascuna a suo modo, influenzano questa ricca selezione raffinata ma audace e soprattutto ricca di colpi di scena. Colpi di teatro che aprono e chiudono la passerella con abiti scenografici e dettagli sapientemente costruiti che rendono la collezione un mix, appunto, di eccentrica opulenza. Sapientemente calibrata, s'intente.
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