Virus dengue, zanzare e vaccino: ecco cosa c'è da sapere
Con il caldo fa il suo arrivo la zanzara tigre. E mentre a Bologna si conta un caso di dengue e si inizia l'iter di prevenzione, a breve potrebbe arrivare un vaccino contro il virus.
La notizia di un caso di dengue a Bologna è recente e ha causato un po' di allarme. Un uomo di 40 anni è stato ricoverato all'ospedale di Sant’Orsola, nel reparto Malattie infettive per dengue, dopo essere tornato da un viaggio in India. Il paziente, un cittadino italiano, vive in un quartiere della città (Savena) che è stato sottoposto a disinfestazione e profilassi. Come si diceva è stato contagiato in India, è vero, ma le alte temperature e la conseguente presenza di zanzare tigre sul territorio aumenta il rischio di diffusione.
Il motivo è semplice. Come ricorda il Ministero della Salute, la dengue, di origine virale, deriva da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) e viene trasmessa all'uomo tramite punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Questo significa che il contagio non avviene per via diretta (tra esseri umani) ma che l'uomo è l'ospite principale di questo virus, che circola nel sangue della persona ammalata dai 2 ai 7 giorni, periodo durante il quale una zanzara può trasmettere la malattia succhiandone il sangue.
I sintomi sono febbre, anche alta, mal di testa, dolori attorno e dietro agli occhi, ai muscoli e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle. La si scopre con un esame del sangue e al giorno d'oggi, nonostante sia una malattia tropicale, il crescente numero di viaggiatori, turisti e la facilità di spostamento favorisce la sua presenza anche nel Nord del mondo, specie in condizioni climatiche favorevoli (come le attuali torride giornate).
Protezioni e antizanzare a parte, come per la malaria non esiste un vero e proprio vaccino anche se, proprio in questi giorni, una scoperta a riguardo è stata pubblicata sulle pagine di Science. Si tratta dell'identificazione di un anticorpo umano, quindi prodotto dall'organismo, in grado di uccidere il sierotipo Den-2 (il più complesso e cattivo dei quattro virus della dengue) quando iniettato nei topi, sia prima che dopo l’infezione col virus, agendo sia come prevenzione che terapia.
Il team della Duke-Nus Graduate Medical School di Singapore, che ha portato avanti lo studio, aveva già identificato gli anticorpi in grado di neutralizzare i sierotipi Den-1 e Den-3, e a mancare all'appello sono solo quelli in grado di neutralizzare il Den-4, per procedere alla creazione di cocktail che possa bloccare l’infezione di tutti i virus causa delle dengue.
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