MasterCard: addio password, online si compra con un selfie (con il sorriso)
La MasterCard sta per lanciare un'app per gli acquisti online che riconosce il cliente con un selfie o con la sua impronta digitale. Risolto il problema sicurezza (che guastò i piani di Apple) potrebbe essere la fine dell'era delle password e dei codici e l'inizio di quella dei dati biometrici.
MasterCard sta per lanciare un'app per comprare online grazie a un selfie o con le impronte digitali.
Comprare online con un sorriso non ha prezzo, per tutto il resto c’è un selfie a MasterCard. La più grande società di carte di credito al mondo è pronta per sostituire codici e password con impronte digitali e riconoscimento facciale. Detto in una parola, con un selfie. “La nuova generazione, quella che ama tanto farsi i selfie, gradirà” ha spiegato Ajay Bhalla, a capo della sicurezza, in un'intervista con la Cnn. Eppure il coro di chi teme che la (sterminata) collezione dei dati biometrici non servirà solo a identificare i clienti per autorizzare i pagamenti ma anche agli hacker per fare i loro comodi ha già fatto sentire forte e chiara la sua voce.
Lo sa bene la Apple che con l’iPhone 5s pensava di rivoluzionare la sicurezza della privacy e invece si è vista recapitare un breve video (ad oggi visto da quasi tre milioni di utenti) che mostrava come anche un bambino potesse violarla. Tant’è: Master Card ci sta lavorando da tempo e in tempi dove gli scandali delle password rubate hanno sparpagliato per la rete foto osé di centinaia di star - tra cui Jennifer Lawrence, Kate Upton, Victoria Justice, Scarlett Johansson e Taylor Swift - va oltre pensando d'incrementare la sicurezza usando anche la voce e il battito cardiaco.
Nel frattempo sta testando su 500 clienti il funzionamento dell’app, se funzionerà, aprirà le porte alla nuova era, quella senza password, quella dei dati biometrici dei film di fantascienza: “Vogliamo identificare le persone per quello che realmente sono e non per una stringa numerica da ricordare – ha sottolineato Bhalla –, abbiamo troppe password da ricordare e questo crea un problema di sovrapposizione per clienti e negozi digitali”. Una confusione che vista dalla parte dei clienti - che scelgono password troppo semplici o sempre la stessa per non dimenticarla ma alla fine la dimenticano, la rigenerano e poi la ridimenticano - , è più o meno la stessa.
A questo punto non resta che attendere che venga quel giorno, quello in cui per comprare basterà l’impronta o, se lo smartphone non ha il tasto integrato per raccoglierla, un selfie. Ovviamente dopo aver detto “cheese” ed essersi messi in posa per lo scatto perfetto che non si sa mai.
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