Matteo Salvini, il kebabbaro vincitore della Falafel cup

Un ignaro Matteo Salvini da oggi è il vincitore della Falafel cup, la Champion di "Calciatori Brutti" che lo ha eletto il kebabbaro d'Italia a suon di battute in salsa piccante. Fino all'ultimo, il leader della Lega che ha rimosso i post dalla sua bacheca, se l'è giocata con Carlo Conti. 

Matteo Salvini, leader della Lega, è anche il vincitore della "Falafel Cup".


A suon di battute in salsa piccante, Matteo Salvini è diventato il kebabbaro doc. Su Facebook, per lo meno, dove l’ignaro leader del Carroccio ha vinto la Falafel Cup, la Champion di Calciatori Brutti, la pagina da più di 900mila fan che insieme al calcio delizia i suoi lettori con goliardiche gare che schierano giocatori e outsider. Tipo Matteo Salvini, per l’appunto, che se l’è giocata fino all’ultimo con Carlo Conti. Ma alla fine “il suo kebab alla polenta con carne rigorosamente bianca ha stregato tutti” aggiudicandosi il vincitore assoluto. 

A ben vedere, le tracce dei punti messi a segno da Salvini erano disseminate nei suoi post: il 2 luglio se l’è presa con Renzi che taglia la Sanità e tra i commenti appare la foto di un kebab, poi qualcuno gli suggerisce: “Il tuo unico pensiero dev’essere la Falafel Cup” (Matteo Dossi); “Grande Matteo oggi il kebab ha trionfato” (Matteo Atticciati) e via così. Oggi quel post ha solo due commenti, della Falafel Cup non c’è più traccia, ma ormai il suo trionfo è di pubblico dominio.

Per ricostruire la Champion che ha appassionato i social bisogna andare a spulciare nella pagina di Calciatori Brutti che ha documentato la competizione con tanto di fotografie alle varie schermate e ospita le voci di chi, entusiasta, commenta la gara: “Salvini sei il mio kebabbaro preferito, viva l’integrazione! Egalitè, libertè, fraternitè, il kebab lo fai te”, dice uno. “Giro per Milano con la ruspa scoperta, te lo meriti campione”, scrive un altro. E ancora: “Ha vinto la ruspa misto unto”. Il diretto interessato pare abbia risposto ringraziando tutti per la pubblicità gratuita, ma anche di questo post non c’è traccia. 

Daniele Roselli, uno dei fondatori di Calciatori Brutti, è tanto entusiasta quanto stupito: “Non ci aspettavamo un successo del genere - racconta a La Stampa -. Forse la cosa ci è sfuggita di mano! Sapevamo di toccare argomenti non vicini a noi. Ma siamo contenti perché tutti sono stati al gioco e non sono arrivati commenti politici”. Quanto la politica sia stata al gioco è ancora da capire.

Copyright foto: Facebook@Calciatori Brutti
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