Sostenibilità, agricoltura e alimentazione, fuori e dentro Expo
Dalla mostra Scarcity Waste al campo di grano di Porta Nuova, fino ad uno spazio ad hoc in Expo. Il tema della sostenibilità si unisce anche a quelli di agricoltura e alimentazione, per una riflessione avviata in occasione dell'Esposizione Universale di Milano.
Secondo la Fao, l'organismo delle Nazioni Unite preposto a cibo e agricoltura, circa 800 milioni di persone vanno a dormire affamate ogni notte, mentre 1,9 miliardi di adulti sono sovrappeso. Viceversa, negli ultimi 50 anni, la richiesta e l'utilizzo delle risorse naturali è raddoppiata, e questo ha portato ad un incredibile aumento di rifiuti. Una quantità incontrollata, che secondo le stime richiederebbe almeno due pianeti Terra, per essere smaltita. Da qui il paradosso: scarsità di risorse per alcuni, eccesso di rifiuti per altri. Nella necessità di garantire alle generazioni future terra, cibo e acqua a sufficienza.
Questo dato, oltre a collegarsi direttamente al tema dell'edizione italiana di Expo 2015 (Nutrire il pianeta. Energia per la vita), è la premessa con la quale sono stati assegnati i premi di fotografia Syngenta Photography Awards, edizione dal titolo Scarcity Waste. Le foto vincitrici saranno in mostra a Milano fino a fine giugno, in Piazza Gae Aulenti, nel passaggio ipogeo Garibaldi. Tra le immagini, il Pakistan assetato di Mustafah Abdulaziz, i paesaggi abbandonati di Dubai immortalati da Richard Allenby-Pratt, fino ai ritratti kenioti di Stefano De Luigi, già vincitore di diversi World Press Photo.
Syngenta, uno dei principali attori dell'agro-industria mondiale, è anche uno dei promotori del progetto Wheatfield - Campo di Grano, che proprio a pochi passi dalla mostra, ai piedi della futuristica skyline di Porta Nuova, ha visto nascere un progetto di land art di Agnes Denes, un enorme campo coltivato in pieno centro: 50mila metri quadrati seminati a grano, piantati dai milanesi lo scorso inverno e oggi aperti al pubblico. Da non perdere la mietitura, che avverrà questa estate, a metà luglio, un evento del tutto inusuale e aperto a cittadini e turisti. Non si tratta però di un semplice momento conviviale, ma una sfida al futuro: punto fondamentale di questa istallazione è stato proprio quello di identificare una varietà di grano più adatta ad una semina e ad un ciclo colturale tardivi, oltretutto in un microclima sfidante, quello del centro di una metropoli. Il tutto realizzato per provare a ragionare su come l'alimentazione e l'agricoltura moderna debbano trovare nuove strade per rapportarsi in modo sano ad un pianeta sempre più urbanizzato.
Lo stesso tema, cioè l'unione tra coltivazione, urbanità, risorse e tecnologia, è stato ripreso anche in Expo, nel Padiglione svizzero, dallo spazio curato da Basilea, che fino al 12 giugno, tra le varie tematiche analizzate, esaminerà anche le sfide della sicurezza alimentare, l'importanza di innovazioni tecnologiche e di un'evoluzione sostenibile dell'agricoltura.
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