Ceuta: a 8 anni cerca di attraversare il confine in un trolley
A Ceuta, un bimbo di otto anni ha tentato di varcare il confine dal Marocco alla Spagna nascosto in un trolley, rannicchiato come un feto. A trasportarlo una 19enne. A pagargli il viaggio il padre, trattenuto dalla polizia. Ad attenderlo la madre, residente a Gran Canaria.
Abu, il bimbo di 8 anni della Costa d'Avorio, è stato trovato dagli agenti della Guardia Civil spagnola.
Una vita di otto anni in un trolley, appesa al braccio di una 19enne che la traina verso la speranza, dove lo aspetta sua madre. Non è un gioco di parole, né la sceneggiatura di un film ma quello che la polizia di Ceuta, l'enclave spagnola al confine con il Marocco, ha scoperto quando sotto i raggi x ha intercettato il corpo di Abu, un bambino della Costa d’Avorio rannicchiato come un feto, con le gambe al petto, poca aria intorno e la paura negli occhi.
“Pensavamo che trasportasse droga” hanno spiegato i poliziotti della Guardia Civil spagnola che hanno fermato la giovane marocchina ora accusata di favoreggiamento d’immigrazione clandestina e invece si sono ritrovati davanti un corpicino ridotto in uno "stato terribile".
Ad attenderlo, dall’altra parte del confine, c’era la madre, legalmente residente in Spagna. Secondo le prime ricostruzioni ad organizzare e pagare il viaggio è stato il padre che nel 2013 è emigrato dalla Costa d'Avorio e ora ha un permesso di lavoro a Las Palmas, la città più grande di Gran Canaria, l’isola dell'arcipelago spagnolo di fronte alla costa atlantica del Marocco. Anche lui, che un’ora e mezza dopo la ragazza e il trolley con la vita dentro, ha tentato di varcare il confine, è stato fermato dalla polizia.
Abu ora è in cura ai servizi sociali spagnoli, ce la farà, sopravviverà. D’altra parte questa, seppur terribile per via dell’immagine che ha rimbalzato ovunque, è solo l’ennesima storia di emigrazione con cui ogni giorno fa i conti quella terra di confine, dove, insieme a Melilla, secondo le stime di Human Rights Watch, solo nel 2013, 4300 persone hanno tentato la sorte.
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