1 bambino su 5 vittima di violenza: l'allarme del Telefono Azzurro

In occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia, il 5 maggio, il Telefono Azzurro lancia l'allarme: in Europa un bambino su cinque è vittima di violenza ma è solo la punta dell'iceberg.

In Europa un bambino su cinque è vittima di abusi. Ecco la sconcertante stima del Consiglio d’Europa fatta in occasione del 5 maggio, la Giornata Nazionale contro la Pedofilia. Un dato che lascia senza parole ma che, secondo il Telefono Azzurro, potrebbe essere solo la punta dell’iceberg in un fenomeno molto più diffuso perché l’omertà circonda ancora le violenze di questo genere e la rete contribuisce. 

Nel corso di appena due anni, tra il 2012 e il 2014, sono infatti passati dal 4,4% al 14,2% i casi di adescamento online (quasi triplicati) e se si considera il numero di visualizzazioni della pedopornografia via web la percentuale sale ancora, fino a raggiungere il 22,2%. Un dato che non può lasciare indifferenti come ha sottolineato con forza l’associazione dedicata a bambini e giovanissimi, che risponde al numero di Emergenza Infanzia 114. 

Nel 2014 sono state 2402 le situazioni di emergenza fronteggiate e, tra queste, ben 113 riguardavano casi di abusi sessuali perlopiù portati avanti da estranei nel 27,4% dei casi (rispetto al 14,5% del 2012 e al 23,5% del 2013). Le vittime degli abusi sono soprattutto bambine (nel 71,9% dei casi) che hanno meno di 11 anni (il 43,8%) ma il numero delle molestie sale anche quando riguarda gli adolescenti, passati dal 16,7% del 2012 al 25% del 2014. 

E se è vero che, in Europa, un bambino su cinque è vittima di abusi (quindi, sostanzialmente, quattro bimbi su una classe scolastica normale di 20 scolari) è vero anche che 20 su 100 dei bambini abusati sono di origine straniera. La colpa? Spesso (troppo spesso) della rete perché, come ha spiegato il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo “I dati confermano che è sempre più facile per gli adulti inserirsi nelle conversazioni tra minori e spesso i genitori non se ne rendono conto”. Come intervenire? Lanciando un appello al Parlamento e al Governo perché inasprisca la lotta alla pedofilia e alla pornografia. Detto, fatto: oggi per un domani migliore.

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