I (falsi) orfani del Nepal sono vietnamiti (ma sono stati anche tibetani e siriani)
La foto dei due orfani che ha commosso la rete al motto de "la sorellina di due anni che viene protetta dal fratello di quattro in Nepal" in realtà è stata scattata in Vietnam nel 2007 da Na Son Nguyen. Prima del Nepal sono stati attributi ai massacri in Siria e agli scontri in Tibet.
Nell’ordine, i due fratellini sono scampati al terremoto in Nepal lo scorso 25 aprile, alla guerra in Siria nel 2013, ai tumulti in Tibet nel 2010 e alla povertà in Vietnam nel 2007. Sempre ugualmente accovacciati, stretti l’uno all’altro, scalzi, amorevoli. Miracoli della (bulimica) era social che si appassiona, fagocita e risputa tutto ciò che colpisce, salvo poi accorgersi (e dimenticarsi con altrettanta velocità) che era tutto una bufala.
Lo sa bene Na Son Nguyen, il fotografo che lo scatto in questione l’ha fatto in Vietnam, nel 2007 in “uno sperduto villaggio nella provincia di Ha Giang” mentre passava di lì e si è “fermato davanti alla scena di due bambini Hmong che giocavano davanti alla loro casa mentre i loro genitori erano nei campi a lavorare”, ha raccontato alla Bbc. “La bambina, probabilmente di due anni, piangeva per la presenza di uno sconosciuto e il bambino, di tre anni o giù di lì, l'ha abbracciata per consolarla”. Na Son Nguyen l’ha pubblicato sul suo blog e da allora la rete (bulimica) se n’è appropriata.
Solo nell’ultima settimana ha commosso mezzo mondo rimbalzando tra un tweet, un post e milioni di like al motto de “la sorellina di due anni che viene protetta dal fratello di quattro in Nepal”. Figuriamoci, di orfani in Nepal, purtroppo, ce ne sono moltissimi - almeno due milioni, dicono le prime stime - ma non quei due che oggi saranno quasi due ragazzini del tutto ignari di essere così mediatici. E magari ne sarebbero anche felici, se ciò significasse una vita migliore. Chissà.
Come si diceva, non è la prima volta che i due fratellini diventano il simbolo dei mali del mondo. Nel 2010 Na Son Nguyen ha scoperto che i suoi bambini erano stati spacciati per orfani vietnamiti dai (creativi) utenti di Facebook che avevano pure ricamato storie inverosimili sulla famiglia, “dalla madre che era morta al padre che era fuggito”. E ancora: nel 2010 sono diventati “orfani tibetani” e nel 2013 “vittime della guerra civile in Siria”.
“È forse la mia foto più condivisa ma sfortunatamente nel contesto sbagliato” ha commentato tra lo sconsolato e l’ironico l’autore che ha provato a difendere i diritti di quell’immagine ormai scardinata della sua verità ma, di certo, non della sua potenza. Di questo Na Son Nguyen dovrebbe essere fiero, nonostante tutto.
Copyright foto: Facebook@NaSonNguyen
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