Copertoni e barre in gel: ecco il fitness del futuro
Nemmeno le palestre sono più quelle di una volta: step, spalliere, tappetini, pesi e tutto quello a cui eravate abituati verranno presto soppiantati da cyclette dimagranti, lo step si farà sulle scale mobili elettroniche e si potrà sciare da fermi sulle tavole oscillanti dotate di binari, i vogatori saranno wireless con tanto di chiavette usb per caricare sul tablet i singoli allenamenti, le braccia e la schiena si modelleranno in equilibrio su tubi di schiuma muniti di elastici da tirare, le barre in gel o in poliuretano permetteranno anche ai più anziani di tenersi in forma e i copertoni dei camion verranno trascinati in ogni dove. Avete capito bene: in tempi di riciclo non si butta via niente e al posto dei bilanceri i body builder scolpiranno i loro muscoli con i copertoni dei tir dotati di maniglie.
Presentate dalla Fitness industry technology statunitense per l’International Health, Racquet & Sportsclub Association (Ihrsa), le novità del fitness che il 2015 regalerà agli sportivi sono notevoli e rivoluzionarie. Come definire, altrimenti, i tapis roulant che, oltre a farvi correre, immagazzineranno (la vostra) energia e la utilizzeranno a beneficio di tutta la struttura? Un’invenzione tanto banale quanto geniale frutto di un progetto dell’italiana Technogym, realizzato con la Loughborough University Sports Technology Institute inglese.
Le proposte del 2015 puntano - grazie alle novità tecnologiche che integrano all’attività fisica i trattamenti beauty - a ripopolare le palestre che, negli ultimi tempi, erano state soppiantate dagli sport all’aperto, più economici e ugualmente efficaci. Sarà infatti più difficile resistere alle neonate biciclette da spinning: avvolte in speciali scocche a forma di uovo piene di acqua, con raggi infrarossi e pompe aspiranti, promettono di far dimagrire e levare la cellulite mentre si pedala. E come ignorare le recumbent-bikes, ovvero le moderne cyclette (reclinate)? D’ora in poi si pedalerà da sdraiati così da preservare la schiena e il collo.
Last but not least, ce ne sarà anche per i più piccoli. Che cosa dire dello zumba a misura di neonato? E già, perché se dopo un exploit iniziale, di questi tempi la danza a ritmo di musica latino-americana non miete più grande successo tra gli adulti, l’obiettivo ora è conquistare i poppanti da 0 a 3 anni (e le rispettive madri visto che si fa con i pupi in braccio) con lo zumbini, e i loro colleghi poco più grandi, dai 4 ai 6 anni, con lo zumba kids.